Antonio Calbi  eletto direttore del Teatro Stabile di Roma
Cultura e Spettacolo Basilicata

Antonio Calbi eletto direttore del Teatro Stabile di Roma

mercoledì 30 aprile, 2014

 Potenza, 30 Aprile 2014 - Avrà un cuore lucano il Teatro Stabile di Roma. Un cuore ricco di passione per la cultura e le arti qual’ è quello di Antonio Calbi. Sarà lui, infatti, dalla prossima settimana, il nuovo direttore dell’importante centro. Originario di San Mauro Forte, piccola località della provincia di Matera, e milanese di adozione, città dove si trasferì in adolescenza, Antonio Calbi vanta un curriculum di tutto rispetto. Considerato tra i più capaci della sua generazione per le sue numerose collaborazioni. [MORE]

Direttore da diversi anni del Settore Spettacolo del Comune di Milano, incarico assunto con il sindaco Moratti e l’allora assessore alla cultura Sgarbi. Nominato nel 2008 da Nichi Vendola fra gli 8 supermanager della regione Puglia, con delega a cultura, turismo, formazione e prim’ancora direttore del Teatro Eliseo di Roma. Questi solo per citarne alcuni. Nel 2010 torna in Basilicata e nel piccolo centro natìo dove acquista “Palazzo Lauria” una delle residenze baronali più significative e prestigiose del centro storico del paese, con l’intento di realizzare un percorso culturale anche in Basilicata e soprattutto con Matera nella fase di candidatura di città europea della cultura 2019. Percorso interrotto, purtroppo, con la nomina poco più di un mese fa di un altro direttore artistico del comitato 2019.
Ma, come ha dichiarato amareggiato, in una nota, il Presidente della provincia, Franco Stella, “Nemo propheta in patria. Una espressione che sintetizza benissimo quanto è successo e sempre più spesso accade in questa bellissima e fragile terra”. Occasione persa, dunque per la Basilicata e che sicuramente delude ma forse non sorprende ancora una volta, lo stesso Calbi che nel lontano 2010 da me intervistato per un giornale locale alla domanda “Cosa l’ha spinto, lei che vive a mille chilometri di distanza e che fa un lavoro che l’assorbe da mattina a notte fonda, a “investire” in Basilicata? Rispondeva: Sono rimasto legato alla regione dove sono nato con un sentimento di amore e di rabbia, sentimento condiviso con la gran parte degli emigrati. Amore per la bellezza di questa terra, rabbia per l’incapacità atavica delle classi politiche e dei governi locali di farla uscire dal suo torpore, di promuoverla, di crearle un futuro……
Anna Giammetta

 


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