Ardore: Bruciata una striscia d’erba del campo di calcio di contrada Vescovado. Il sindaco Campisi: “Un atto vandalico che non ci fermerà”
Il titolo del libro del Gen. Vannacci "Il mondo al contrario", non è forse del tutto corretto, ma neanche tanto sbagliato se lo riportiamo agli episodi che in questi ultimi tempi, sia a livello nazionale che internazionale stanno inquinando il normale vivere civile.
Le guerre stanno causando migliaia di morti innocenti, l'equilibrio politico mondiale è a forte rischio e l'economia mondiale è ostaggio di chi, forte del suo potere, fa il bello ed il cattivo tempo (Dazi docet…).
Ma veniamo all'episodio di questi ultimi giorni che ci ha visti coinvolti in prima persona, inteso come territorio della locride, e che tanto sdegno ha provocato nella società civile locale, ma soprattutto in quella sportiva che ha il compito di agevolare il percorso formativo dei tanti ragazzi che frequentano le innumerevoli scuole calcio del vasto territorio.
Il fatto è questo: una parte del campo sportivo di calcio di Contrada Vescovado, divenuto in questi ultimi anni punto di riferimento anche per i tanti paesi limitrofi costretti a girovagare per mancanza di struttura o inadeguatezza degli impianti sportivi già esistenti, è stato dato alle fiamme, un incendio che dai primi elementi venuti alla luce sembrerebbe di origine dolosa.
Immediato il commento del Presidente della LND, Saverio Mirachi che ha detto:
"Un campo di calcio è un luogo sacro e non rappresenta soltanto lo spazio in cui si pratica lo sport, ma anche un luogo di formazione e crescita dei giovani.
Li dentro i giovani sognano, crescono, imparano, litigano e fanno pace.
Si costruiscono amicizie e rapporti che durano una vita.
Chi li cura e li organizza porta con sé la responsabilità tecnica, ma soprattutto quella educativa di formarli.
Ogni calciatore, allenatore, dirigente e arbitro deve sentirsi violato nel proprio intimo, indipendentemente dal territorio che ha subito lo spregio.
Non può e non deve accadere.
Un campo di calcio è ovunque un luogo sacro per chi ci è cresciuto dentro"
L'episodio, catalogabile in un gesto di "vandalismo urbano", è stato portato a termine nei giorni scorsi ed ha colpito il cuore sportivo di ARDORE.
Un incendio, presumibilmente doloso ha danneggiato una parte del manto erboso lasciando sgomenti ed indignati i cittadini e le istituzioni locali.
Esplicito il primo cittadino di Ardore, il Sindaco Giuseppe Campisi, che ha condannato l'accaduto:
"Qualcuno ha danneggiato il nostro campo sportivo arrecando un grave danno alla comunità.
Tuttavia non ci abbattiamo, ma al contrario saremo ancor più incentivati ad insistere nel percorso di crescita già intrapreso.
Niente e nessuno ci potrà fermare"
Anche l'assessore allo sport, Marco Politanò, ha detto:
"E' inaccettabile che si verifichino ancora, nel 2025, atti di tale gravità che non colpiscono solo le strutture sportive, ma frenano e feriscono la crescita e lo sviluppo dei tanti giovani che frequentano le scuole calcio.
Ci siamo immediatamente attivati affinchè le società calcistiche possano continuare a disporre di uno stadio dove praticare lo sport e farlo in piena libertà ed in assoluta sicurezza"
Tanti gli attestati di stima, tra cui quello del Sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà che ha dichiarato:
"Quello dell'incendio del manto erboso del campo sportivo di Ardore è un episodio grave che non può lasciare indifferenti.
Chi si macchia di questi gesti tenta di alimentare paura, intimare disorientamento con azioni dimostrative che si muovono in un confine sottilissimo tra atto vandalico e gesto intimidatorio.
In qualsiasi delle ipotesi occorre una risposta all'unisono delle istituzioni, contro chi, animato da arretratezza culturale, mira a diffondere buio e sconcerto in una comunità viva, impegnata e socialmente partecipe come quella di Ardore.
Questo è un danno che colpisce l'amministrazione, a cui va la solidarietà e il sostegno della Città Metropolitana ma soprattutto i bambini e i ragazzi di Ardore, che fruivano di una struttura nuova e rinnovata dove praticare sport e svolgere l'attività agonistica.
Siamo pronti ad andare incontro alle criticità che riguardano il diritto allo sport dei ragazzi per rispondere con fermezza e tempestività a questi cenni minatori e subdoli che generano rabbia e amarezza".