Pubblica Istruzione

Atenei italiani lontani dalla top mondiale. Cambridge in testa

 ROMA, 6 SETTEMBRE 2011 – Nella classifica delle migliori università stilata dal Qs World university ranking 2011, si nota che quelle italiane fanno fatica a piazzarsi tra le 100 migliori al mondo. Almeno fino alla posizione numero 183, di atenei del nostro Paese non ce n'è neanche l'ombra.[MORE]

Nella classifica totale - 712 università, con una top ten nella quale da anni si alternano Usa e Regno Unito (Cambridge resta in testa) - sono presenti 21 atenei col tricolore. Le migliori performance le hanno fatte registrare, oltre all'ateneo bolognese (che comunque 176ma nel 2010 è quest'anno 183ma), La Sapienza, che però ha perso colpi scivolando dal 190mo posto dell'anno scorso al 210mo, l' Università di Padova scesa di due gradini (dalla 261ma posizione alla 263ma), l'università di Milano che ha fatto, invece, un deciso balzo in avanti salendo da oltre la 451 posizione alla 275ma e il Politecnico di Milano risalito dal 295 posto al 277mo.

Questa situazione non va comunque vista in maniera negativa, il Magnifico dell’Università di Bologna Ivano Dionigi dice, riferendosi alla discesa dalla 176esima posizione alla 183esima: “È un’oscillazione fisiologica che consente tuttavia di rimanere l’unico Ateneo italiano tra i primi 200 a fronte di oltre 2900 università valutate. E mantenere una posizione praticamente invariata di questi tempi avari di fondi e di turnover resta comunque una bella notizia che ci gratifica e ci spinge a fare meglio nei confronti di competitori stranieri che vantano ben altre risorse per la ricerca e la formazione”.

Per il ministro Mariastella Gelmini “bisogna tornare dall'autonomia alla responsabilità, con più merito e ricambio generazionale, oltre a una maggiore mobilità interna alle Università”. E annuncia che “entro dicembre” si dovrà “colmare la lacuna” di un ranking nazionale, perché “perché ognuno si costruisce la sua classifica”.

 

Lidia Tagnesi