Politica

Attacco hacker al PD di Firenze: online anche dati di Renzi e Nardella

FIRENZE, 6 FEBBRAIO – Hackers all’attacco del sito della sezione fiorentina del Partito Democratico. Il gruppo AnonPlus ha pubblicato su Twitter un post in cui spiega di aver violato la rete informatica del PD, diffondendo on line, con un link scaricabile, la lista completa degli iscritti alla sezione di Firenze, con nomi, cognomi, indirizzi ed altri dati sensibili. [MORE]

In effetti, da due giorni il sito internet riservato al PD di Firenze risulta irraggiungibile e seguendo l’indirizzo twittato da AnonPlus è possibile scaricare un un file “zip”, contenente i dati di tutti gli iscritti, compresi alcuni riferiti al Segretario nazionale Matteo Renzi e quelli del Sindaco gigliato Dario Nardella. Nel post sul popolare social network, il gruppo hacker ha poi utilizzato gli hashtag “#hacked” e “#AnonPlus”, ma anche l’ormai celebre slogan “#staisereno”.

Secondo il responsabile informatico dei dem fiorentini, Uberto Ardovini, gli autori dell’attacco sarebbero hackers professionisti e pertanto la polizia postale si è immediatamente attivata per cercare di risalire ad essi, mentre i tecnici del PD stanno lavorando per ripristinare il sito. In ogni caso, secondo quanto affermato dalla Segreteria dem, il database violato e pubblicato sarebbe abbastanza datato e la lista degli iscritti (in cui sono presenti 2.653 nominativi, suddivisi per quartiere) conterrebbe anche persone ormai da tempo uscite dal partito. Gli stessi dati riferiti all’attuale leader nazionale Matteo Renzi riguarderebbero in realtà il suo vecchio ufficio di Sindaco, compreso il numero di telefono fisso che è stato pubblicato da molti sui vari social networks.

Sempre in base a quanto raccontato da Ardovini, coloro che hanno realizzato l’attacco sono riusciti a “mascherarsi” con un indirizzo ip tedesco, mettendo poi in atto una serie di azioni e strategie coordinate colpendo diversi siti contemporaneamente utilizzando la tecnica nota tra gli esperti come “sql injection” e riuscendo infine ad accedere al server dotato delle protezioni più deboli.

Secondo la società di sicurezza informatica italiana FireEye, il gruppo AnonPlus sarebbe molto attivo da diversi mesi ed avrebbe cercato più volte di accedere ai siti web del Governo italiano. Esso, inoltre, potrebbe essere affiliato o comunque in qualche modo legato ad Anonymous, il famoso gruppo di “hacktivists”, ovvero di attivisti che intraprendono spesso azioni di protesta e rivendicazione politica utilizzando sofisticati metodi informatici. La stessa comunità AnonPlus aveva oggi lanciato un’iniziativa online volta a dedicare una giornata di mobilitazione per solidarizzare con alcuni attivisti spagnoli della rete, recentemente indagati nel loro Paese. Casualmente, peraltro, la giornata dell’iniziativa in questione ha coinciso con l’individuazione, da parte della polizia postale italiana, del presunto autore del maxi-attacco hacker alla piattaforma Rousseau, che era avvenuto la scorsa estate.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: arezzonotizie.it