Bagnasco: il suo grazie a Francesco e Benedetto XVI e ai vescovi 
Chiesa e Società Lazio

Bagnasco: il suo grazie a Francesco e Benedetto XVI e ai vescovi 

martedì 23 maggio, 2017

ROMA 23 MAGGIO - "Cari amici, concludo questi dieci anni con un profondo e commosso ringraziamento a ciascuno di voi: abbiamo camminato insieme, arricchendoci vicendevolmente. Ho sentito, crescente negli anni, la conoscenza nostra aumentare e impastarsi di stima, benevolenza e amicizia vicendevole. Tutto, allora, e' diventato piu' facile e leggero, anche piu' bello". Con queste parole il presidente uscente della Cei Angelo Bagnasco, ha voluto ringraziare i vescovi riuniti in Vaticano per leggere la terna nella quale Papa Francesco scegliera' il suo successore.[MORE]

"Il sentimento dominante - ha confidato Bagnasco - e' la gratitudine ai Papi che mi hanno dato fiducia, da Benedetto XVI al Santo Padre Francesco. Al Romano Pontefice, con il quale il nostro Episcopato gode di un legame unico, rinnovo a nome mio e dell'intero Corpo Episcopale leale obbedienza e sincero affetto. La sua parola e la sua testimonianza sono per noi indirizzo e sprone, e per il Presidente riferimento sicuro". "In questo orizzonte - ha ricordato - spesso ho detto che il mio programma sono i confratelli da ascoltare con umilta' e rispetto, attento a promuovere il dialogo, lo scambio, la fiducia e a proporre sintesi alte". E cosi' "i momenti piu' delicati ci hanno aiutato a stringerci di piu' gli uni agli altri, come i discepoli sulla barca nel mare in tempesta - e guardare a Lui, il Signore, il Timoniere della Chiesa e della storia. E, sempre piu' uniti, abbiamo compiuto la traversata a cui l'ora ci chiamava".

"Da subito - ha rivelato Bagnasco - ho concepito il mio compito come 'un servizio alla fraternita'' e alla comunione, rispetto alle quali la Cei e' una struttura di servizio". "Un ringraziamento cordiale - ha continuato - lo rivolgo ai Segretari Generali che si sono succeduti - dal cardinale Giuseppe Betori, a monsignor Mariano Crociata e a monsignor Nunzio Galantino: senza di loro il servizio sia alla Presidenza che all'intero Corpo episcopale sarebbe rimasto inefficace -; con loro, quindi, un grazie sincero a direttori, aiutanti di studio e personale tutto dei nostri Uffici". 

"La domanda incomprimibile - ha detto infine il cardinale di Genova nel suo ultimo intervento da presidente della Cei - e' se potevo fare di piu' e meglio per amare tutti e ciascuno: altri risponderanno meglio di me. Comunque - ha concluso - quando nulla si cerca, nel segreto dell'anima prendono casa la serenita' e la pace. A noi Pastori spetta il compito di lavorare con retta intenzione e con tutto l'impegno possibile: il risultato e' nelle mani di Dio che tutto vede e feconda"

 


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