Banche: Renzi, non possiamo difendere l'attuale assetto di potere "Per famiglia mille euro l'anno"
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Banche: Renzi, non possiamo difendere l'attuale assetto di potere "Per famiglia mille euro l'anno"

domenica 22 ottobre, 2017

ROMA, 22 OTOBRE - In un'intervista ad "Avvenire", Matteo Renzi torna a fermarsi sulla mozione su Bankitalia e lancia la proposta per la famiglia: mille euro l'anno per figlio perche' finora "Abbiamo fatto poco per le famiglie". 
Quella piu' scottante e' la vicenda della mozione su Bankitalia, "E' tutto cosi' sorprendente, cosi' incredibile, cosi' assurdo. Con una parola sola direi cosi' surreale. [MORE]

Giro l'Italia e non c'e' stata una persona che mi abbia chiesto chiarimenti sulla mozione, ma dei problemi reali della gente. E invece si guarda sempre al dito e mai alla luna". L'ex premier ripete due parole: Palazzo e Paese. "Il vero problema sono le crisi bancarie, sono le decine di miliardi messi dallo Stato per salvarle. Io e il Pd non possiamo difendere l'attuale assetto di potere, non possiamo stare dalla parte dei presunti salotti buoni della finanza. Noi stiamo con i risparmiatori". 

Nella tappa a Matera del suo viaggio per l'Italia in treno Renzi sorride e cerca le mani della gente. "E' una fase bella della mia vita politica, una fase di grande liberta' rispetto alle rigidita' del Palazzo. Torno tra la gente e sono felice". Lo trasciniamo di nuovo proprio su quelle "rigidita'" con domande dirette. Su Ignazio Visco, sul suo rapporto con Paolo Gentiloni e le prossime mosse del Pd nella vicenda Bankitalia quanto e' forte lo strappo tra lui e il partito che guida? "Ho letto bugie, ricostruzioni parziali. Ho visto tutti concentrati sulla mozione quasi fosse una spy-story. Voglio essere chiaro: la difesa a oltranza di Visco non sta nei miei desideri segreti. Ma qualsiasi nome il premier fara', non ci saranno problemi. Anche se dovesse confermare Visco, nessun problema". 

 In questo caso, "Prendero' atto della decisione del governo e qualsiasi decisione sara' non intacchera' minimamente i nostri rapporti. Gentiloni non ha bisogno di consigli. Paolo ha la mia stima, il mio rispetto e la mia amicizia. E le sue parole sull'indipendenza e l'autonomia della Banca d'Italia sono giuste". Si prova a guardare avanti. A capire il vero ruolo della Commissione. Renzi non sfugge: "Non sta a me fare la lista delle audizioni e non credo che la commissione debba essere la Torquemada del passato". 
 
Poi gli altri temi: la legge elettorale, il prossimo voto politico, le cose che l'Italia si aspetta. Renzi che a giorni vedra' il presidente francese Macron lega la sfida che continuera' in Europa ai progetti che ha in mente per il Paese. "Andremo a Bruxelles e faremo una battaglia a gomiti aperti. Vogliamo il deficit al 2,9% per trasformare il fiscal compact in un social compact. Sto lavorando a delle misure importanti per il il programma. Vedrete, se ne parlera'...".


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