Bankitalia, allarme Tasi: rischio aumento del 60% nel 2014

Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

ROMA, 31 MAGGIO 2014 – Tasi come una seconda Imu: questo è l’allarme lanciato da Bankitalia riguardo la Tassa sui Servizi Indivisibili, la cui quota per molti Comuni è rimandata a settembre. Secondo le stime, se l’aliquota decisa dalle amministrazioni sarà pari al 2,5 per mille, il prelievo sulle prime case potrebbe salire al 60% rispetto al 2013.

I dati elaborati dalla Banca D’Italia sono contenuti nella relazione annuale e hanno preso in analisi un nucleo familiare di 3 persone, con un figlio di età inferiore ai 26 anni che risiede in un immobile di proprietà con una rendita e superficie basata su una media standard dei Comuni. Secondo le stime, quindi, la quota potrebbe oscillare tra 400 e i 600 euro prelevati, con un forte rialzo rispetto al 2013, anno dell’abolizione dell’Imu, e con un ritorno al 2012, quando alla tassa dei rifiuti, ora definita Tarsu, venne aggiunta la tassa per la prima casa di 300 euro.

[MORE]

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, tranquillizza gli animi dei cittadini in occasione del Festival dell’Economia, ‹‹noi siamo tranquilli e sereni. Gli italiani pagheranno di meno e laddove pagheranno un po’ di più dovranno parlare con i loro Comuni: è una tassa comunale e lo diciamo qui, da Trento, dove l’autonomia è un valore››. La Banca d’Italia, precisa, che il suo anno di riferimento è il 2012 e avverte che ‹‹non è assolutamente così››. A rassicurare le ipotesi, quindi, è solo la scelta dei Comuni che potrebbero scegliere un’aliquota base dell’ 1 per mille, aumentando l’importo solo del 12%.

Le preoccupazioni maggiori giungono dai commercialisti e dai consulenti fiscali. L’acconto Tasi, in queste fasce, è previsto per il prossimo 16 giugno in circa 2.200 Comuni che hanno accettato il Modello 730 e interesserà dai 3.500 ai 4 mila contribuenti. ‹‹Chiediamo ai Comuni di non applicare sanzioni ai contribuenti che versaranno l’acconto Tasi oltre il 16 giugno e rinnoviamo con urgenza la richiesta di prologare la scadenza per la trasmissione del Modello 730›› dice la Consulta Nazionale dei Caf, riunita in consiglio a Roma. In vista dell’imminente scadenza, il Caf chiede, soprattutto, un limite di tolleranza senza sanzioni, oltre il 16 giugno, alla luce delle difficoltà delle procedure di calcolo e alla necessità di rispondere alle richieste di assistenza, qualora fossero necessarie.

Erica Benedettelli

[immagine da lettera43.it]

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Erica Benedettelli

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.