Catanzaro maturo e consapevole: Aquilani esalta la prova del San Nicola
Serie B, Bari-Catanzaro 1-2: il tecnico giallorosso elogia crescita, pazienza e mentalità della squadra
Dopo la storica vittoria del Catanzaro a Bari, Alberto Aquilani analizza con lucidità e soddisfazione una delle prestazioni più complete della stagione. Il successo per 2-1 al San Nicola, che mancava da decenni, certifica il salto di qualità di una squadra sempre più consapevole dei propri mezzi e capace di interpretare la gara con maturità.
Una delle migliori prestazioni stagionali
«È stata probabilmente una delle partite meglio interpretate finora – ha spiegato Aquilani nel dopo gara di Bari-Catanzaro –. Siamo stati in totale gestione fin dall’inizio. Anche quando nella prima mezz’ora il risultato sembrava bloccato sullo 0-0, non ho mai avuto la sensazione che la partita fosse realmente in discussione».
Il tecnico ha sottolineato la capacità della squadra di mantenere calma e ordine nel fraseggio, senza forzare le giocate contro un avversario chiuso e organizzato.
L’unico appunto: i minuti finali
Se c’è un aspetto da migliorare, Aquilani lo individua nel finale:
«Negli ultimi minuti abbiamo avuto un calo di attenzione che non deve capitare. Una partita del genere va chiusa senza rimetterla in discussione, perché il calcio può sempre riservare sorprese. Se vogliamo essere una squadra competitiva, questo è un dettaglio su cui dobbiamo crescere».
Una critica costruttiva che evidenzia il livello di ambizione del tecnico.
Catena di sinistra e prestazioni individuali
Alla domanda sul rendimento della catena di sinistra e sulla crescita di Pittarello, Aquilani è chiaro:
«Oggi hanno fatto tutti bene: a sinistra, a destra e in mezzo al campo. Non ci sono stati punti deboli. Pittarello si sta meritando di giocare con le prestazioni, non con le parole. In questa categoria non puoi mai abbassare l’intensità, neanche di un centimetro».
L’impatto dei cambi e la prova di Liberali
Positivo anche il giudizio sull’ingresso di Liberali:
«Mi è piaciuto molto il suo impatto. È entrato nel modo giusto, con personalità e intelligenza. In Serie B non entri per metterti in mostra, ma per incidere e gestire: lui lo ha fatto bene, al netto di un episodio finale in cui può mancare un po’ di esperienza».
Una vittoria storica che rafforza la consapevolezza
Dal 1988 il Catanzaro non vinceva a Bari. Un dato che pesa, ma Aquilani guarda oltre la statistica:
«Questa squadra sta prendendo consapevolezza nei propri mezzi. Stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro importante iniziato da lontano, anche quando i risultati non arrivavano. Il gruppo è serio, ha talento e valori morali alti: questo mix ti rende competitivo».
Obiettivi e mentalità: piedi per terra
Sui traguardi stagionali, il tecnico mantiene equilibrio:
«Dobbiamo restare con i piedi per terra. Questo è un campionato difficile ed equilibrato, dove può succedere di tutto. Continuiamo a lavorare, a crescere e a fare prestazioni di questo livello: così aumentano le possibilità di vincere».
Orgoglio sì, ma testa già alla prossima
Aquilani chiude guardando avanti:
«Sono orgoglioso di questi ragazzi, dal più giovane al più esperto. Ma la testa è già alla prossima partita. Il calcio non è una scienza esatta: oggi siamo contenti, domani si riparte. A Bari siamo riusciti. I meriti sono soprattutto dei miei calciatori».