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Basket, qualificazioni mondiali: primo ko per l'Italia, la Croazia si impone 72-78

TRIESTE, 29 GIUGNO – A testa alta, ma l’Italbasket esce comunque sconfitta dal campo dell’Alma Trieste (fresca di promozione in Serie A1) al termine del penultimo appuntamento della prima fase delle qualificazioni alla FIBA World Cup 2019. Rispetto alla partita di andata, entrambe le squadre hanno potuto contare su alcuni giocatori di maggiore spessore, concessi dai relativi club di appartenenza nel corso di questa off-season. Ciò ha chiaramente pesato sugli equilibri della gara, sulla carta evidentemente pendenti a favore del roster balcanico, dal momento che coach Anzulovic ha potuto contare non solo su Planinic e Bilan (gli unici due big presenti nella partita d’andata), ma anche sull’esperto Stipcevic e soprattutto su 3 dei 7 giocatori croati in NBA, ovvero Bogdanovic, Saric e Zubac. Ancora assenti, invece, Simon, Radoncic e gli altri 4 NBA Rudez, Hezonja, Bender e Zizic. I 4 innesti sono comunque risultati sufficienti per cambiare radicalmente l’ossatura della squadra biancorossa e mettere alle corde i padroni di casa nei primi tre quarti di gioco, salvo poi rischiare di subire una clamorosa rimonta nel periodo finale. [MORE]

La Nazionale italiana, già qualificata alla prossima fase ma chiaramente intenzionata a portare in dote nel secondo turno più punti possibile, ha provato a testare le proprie ambizioni partendo subito con un quintetto esperto, composto da Hackett (al rientro dopo le assenze nelle altre 4 gare), Della Valle, Abass, Burns e Biligha. Proprio l’ala grande di origini statunitensi ha sporcato per primo il tabellino, mettendo a segno i primi due punti del match, ma l’immediato vantaggio azzurro si è rivelato presto un fuoco di paglia: la musica è cambiata nel momento in cui gli scatenati Saric e Bogdanovic sono riusciti a prendere ritmo ed infilare la retroguardia dei padroni di casa. Al 3’ è poi arrivato un nuovo duro colpo per coach Meo Sacchetti, costretto a sostituire proprio il rientrante Hackett che ha accusato una distorsione ad una caviglia; per di più, nell’azione successiva, la difesa azzurra ha sbandato vistosamente aprendosi al centro dell’area e consentendo a Zubac di mettere a segno un’imperiosa schiacciata per il +6 ospite. Il CT ha provato dunque ad attingere a piene mani dalla panchina ed è stato ripagato soprattutto da Aradori con 5 punti consecutivi e dalle triple di L. Vitali e B. Sacchetti, che hanno consentito il controsorpasso. Negli ultimi possessi del primo periodo, proprio la panchina (anche con l’ingresso in campo di Tonut e del debuttante Tessitori) e le scintillanti percentuali al tiro sono sembrate le armi migliori per gli Azzurri, in grado anche di chiudere il primo quarto in vantaggio (24-21).

La seconda frazione si è però subito aperta nel segno di Saric, che ha ripreso a calamitare palloni sotto le plance ed ha riportato i suoi avanti al 12’. L’ingresso in campo di Filloy e la sua tripla al primo tentativo (la quinta per gli Azzurri) hanno per un attimo riacceso il pubblico triestino sugli spalti, che ha potuto poi soltanto applaudire le giocate di Bogdanovic dall’altra parte del campo: altri suoi 9 punti consecutivi hanno infatti rimesso in carreggiata la Croazia, che ha poi iniziato a macinare gioco, dimostrandosi peraltro micidiale in transizione. Kruslin e Zubac hanno messo a segno 16 punti con appena 5 tiri intorno alla metà del quarto, provando a forzare un primo tentativo di fuga, ma i Biancorossi hanno dovuto fare i conti anche con la furia di Aradori, vero trascinatore azzurro (15 punti in 8’), che ha davvero lottato su ogni palla vagante. Inoltre, il rientro in campo di Biligha e Burns, abili esecutori delle trappole difensive messe a punto da Meo Sacchetti, è stato fondamentale per limitare Saric costringendolo a continui isolamenti in post basso, facendogli produrre un pessimo 1/10 prima dell’intervallo lungo chiuso sul 39-41.

Nonostante il canestro iniziale di Abass, il terzo quarto non è iniziato benissimo per l’Italia, a causa di alcuni errori di troppo tradotti in altrettanti contropiedi da parte degli avversari, di una pesante striscia negativa per Della Valle (alla fine sarà 0/7 dal campo per lui) e della necessità di richiamare in panchina Biligha gravato da 3 falli. Nel massimo momento di difficoltà, è stato il sorprendente B. Sacchetti a caricarsi l’attacco azzurro sulle spalle, mentre in difesa ben poco sarebbe stato possibile fare per contenere il freddissimo Bogdanovic, che ha spedito gli avversari a -12 al 26’ con altri 3 canestri di fila. A metà del terzo periodo, il ritmo si è vistosamente abbassato e si sono acuite le difficoltà offensive dei padroni di casa, in grado di mettere a segno in 7’ di gioco soltanto 8 punti (4 dei quali da parte di un positivo Tessitori). Sul +15 croato, poi, coach Anzulovic ha deciso di richiamare in panchina il dominante Bogdanovic (già forte di uno score da 21 pt e di 10/10 ai liberi) e concedere una piccola tregua alla retroguardia italiana prima dell’ultimo mini-riposo.

Il rientro in campo dell’ala degli Indiana Pacers avrebbe potuto chiudere definitivamente i giochi, con i Croati sul +16 dopo aver sfruttato anche i problemi di falli degli Azzurri e raggiunto il bonus con largo anticipo rispetto a quanto accade di consueto (peraltro, 33 liberi tirati in 33’ dagli ospiti rappresentano forse una cifra un po’ eccessiva e non dovuta semplicemente alla fiscalità degli arbitri). Tuttavia i Biancorossi hanno smesso improvvisamente di giocare, convinti in anticipo di aver portato a casa il risultato, pagando dazio soprattutto nel pitturato, sotto i colpi e l’energia di Burns (14 alla fine) e di 11 clamorosi punti consecutivi di Abass, con l’Italia che si è ritrovata sul -6 a meno di 2 minuti dalla fine. I ragazzi di Meo Sacchetti non sono però riusciti a tirare fuori le ultime forze necessarie per completare la rimonta, nonostante l’apparente scomparsa dal campo di Boganovic e Saric (praticamente non pervenuti nell’ultimo quarto, se non per una tripla con cui quest’ultimo ha interrotto un parziale personale negativo di 1/13 dal campo, sostanzialmente mandando in onda i titoli di coda del match). I tiri liberi messi a segno da Zubac sugli ultimi tentativi di fallo sistematico da parte degli Azzurri hanno poi fatto il resto, chiudendo definitivamente l’incontro sul 72-78 finale.

Il primo ko in questa fase di qualificazione ha sporcato il ruolino sin qui netto degli Azzurri, ma potrebbe in ogni caso restare indolore, soprattutto se l’Italbasket (con la qualificazione già in cascina) dovesse tornare a vincere domenica a Groningen contro l’Olanda. A prescindere dal risultato finale negativo, peraltro, c’è da sottolineare la sorprendente profondità della rotazione di Meo Sacchetti, il quale si sta dimostrando davvero abile ad innalzare il livello di gioco e di motivazioni di tutti i comprimari, in attesa che a questo gruppo possano aggiungersi i big provenienti da NBA ed Eurolega. Segnali molto positivi sono del resto arrivati anche contro una Croazia decisamente più forte (almeno nello starting five), sia dal punto di vista tattico (con l’ottima difesa dei lunghi su Saric) sia sul piano della voglia e della mentalità, che hanno quasi portato ad una clamorosa rimonta in extremis sul quotato roster balcanico.

 

Francesco Gagliardi

 

basketinside.com