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Basket - Serie A1, giornata 23: Venezia ko a Pistoia, Milano vince ad Avellino ed è sola al comando

NAPOLI, 26 MARZO – La regular season di Serie A1 in corso si conferma sempre più entusiasmante per gli appassionati della palla a spicchi, che in questo weekend hanno potuto assistere all’ennesimo ribaltone al comando, grazie alla vittoria dell’Olimpia Milano in Irpinia ed alla sconfitta a sorpresa della Reyer Venezia sul parquet di Pistoia. Milano resta così sola in testa alla classifica del campionato e cercherà ora di conservare il vantaggio sulle avversarie, a 7 giornate di distanza dalla fase ad eliminazione diretta. [MORE]

Nel primo anticipo della ventitreesima giornata, la Germani Brescia ha espugnato Capo d’Orlando (78-88), riscattando la sconfitta interna patita la scorsa settimana contro la Virtus ed agganciando così Avellino al terzo posto in classifica. Nel giorno della tragica scomparsa di Marco Solfrini, ex giocatore e dirigente di Brescia, la Leonessa ha sfoderato una prestazione di grande autorità per agguantare due punti molto pesanti, cavalcando soprattutto la verve del solito Landry, realizzatore implacabile e top scorer del match (assieme a Likhodey) con 24 punti. Con questa sconfitta, invece, l’Orlandina ha allungato a 12 la serie di risultati negativi consecutivi, ma il -10 finale non rende fino in fondo giustizia ad una squadra che ha dato tutto per ribaltare gli sfavori del pronostico e che si è arresa agli avversari soltanto negli ultimi minuti del quarto periodo. Tra le fila dei Siciliani, da sottolineare anche l’ottima prova di Stojanovic, ad un passo dalla tripla doppia con 9 punti, 10 rimbalzi e 13 assist.

È riuscita a mantenere la quinta posizione la Virtus Bologna, vittoriosa a Brindisi per 94-85 a conferma di un buon periodo di forma per i ragazzi di coach Ramagli, che in questa partita ha dato spazio a tutti i 10 effettivi a sua disposizione (approfittando anche dei recuperi di Ndoja e S. Gentile dai rispettivi infortuni), tra l’altro tutti andati a segno. Le V Nere sono apparse molto efficaci in attacco, con Aradori (17) ed A. Gentile (31) su tutti, seppur talvolta distratte e poco decise nella metà campo difensiva, soffrendo troppo in alcune circostanze la pur sapiente regia di N. Moore (8 assist) e la fisicità di Smith (18 pt ed 11 rb). La HappyCasa è riuscita infatti a mantenersi in scia degli avversari praticamente per metà gara, anche grazie a Lydeka (20) e Giuri (19), ma ha dovuto arrendersi quando A. Gentile è salito in cattedra ed ha trascinato i suoi compagni con il suo season high in termini di punti.

L’Olimpia Milano ha invece avuto la meglio nel big match della ventitreesima giornata al PalaDelMauro di Avellino (75-82 il risultato finale), tornando sola in vetta alla classifica. I Biancoverdi hanno tenuto testa alla prima della classe per larghi tratti della gara, riuscendo a conservare il vantaggio praticamente fino all’ultimo periodo, nel quale sono emerse la maggiore qualità e la profondità del team allenato da coach Pianigiani. La Scandone è infatti riuscita a mettere paura ai Lombardi con il grandissimo avvio del tandem Fesenko (16) – Rich (21) e con il cuore di Filloy (6 as) e Leunen (7 rb ed 8 as), ma l’Olimpia, anche in svantaggio, si è sempre mantenuta a contatto nel punteggio mostrando la gran varietà di soluzioni offensive a disposizione. Il break valso il sorpasso e dunque la vittoria finale è arrivato come detto nell’ultimo periodo, passando per le mani di Pascolo (11) e Gudaitis (13) per l’allungo e da quelle di Micov (14) per mettere i due punti al sicuro.

Trasferta dimostratasi più ostica, invece, per i campioni in carica della Reyer Venezia, sconfitti sul parquet di Pistoia per 93-83. I Toscani si sono confermati avversario coriaceo per l’Umana, dal canto suo meno pimpante delle ultime gare di campionato, nonostante il tentativo di rimonta nel finale. La squadra di Esposito è stata nel complesso più reattiva ed è apparsa anche più fresca fisicamente, partendo subito forte e doppiando gli avversari già dopo 6 minuti di gioco. Il solco tracciato da R. Moore (17), Ivanov (18) e McGee (29), con un massimo margine di 19 punti a favore al 28’, non è stato colmato neppure dalla rabbiosa reazione orogranata, scesa in campo nella ripresa con difesa forte e grande verticalità, cercando frequentemente il ferro. Le ultime speranze della Reyer si sono infrante sulla rocambolesca tripla di McGee ad 1’ dalla sirena, che ha reso vano l’ultimo tentativo di pressing a tutto campo degli avversari.

Tra le prime 8 c’è poi il prepotente rientro della RedOctober Cantù, che ha battuto Torino nello scontro diretto per 93-90, avvicinandosi così alla possibilità di disputare i playoff. Spinta dal pubblico del Pianella, Cantù ha superato l’iniziale momento di grande difficoltà, con percentuali basse, tanti errori sotto canestro e molta confusione nella costruzione degli schemi, una situazione abbastanza inusuale per gli uomini di coach Sodini (soli 32 punti segnati in 20 minuti). Nonostante il gap all’intervallo lungo, i padroni di casa hanno improvvisamente accelerato al rientro sul parquet, mettendo a segno 20 punti in metà quarto ed agganciando gli avversari nel punteggio. La carica del pubblico è stata poi decisiva nell’ennesimo finale punto a punto di una gara che vede la RedOctober protagonista: entrati nell’ultimo minuto in parità, i Canturini si sono affidati alla lucidità di Thomas (fino ad allora 14 punti ma 0/5 dall’arco) per mettere una tripla fondamentale al termine di un’azione concitata, per poi chiudere la gara con Culpepper (20) approfittando della rimessa sbagliata dall’Auxilium al rientro dall’ultimo timeout.

La Dinamo Sassari, invece, è inciampata sul proprio campo contro Varese (87-91), perdendo continuità nella corsa ai playoff. Una sconfitta abbastanza inattesa per la squadra di Pasquini, in ottima salute in questo periodo della stagione, ma che ha sbagliato l’approccio iniziale al match soprattutto nella metà campo difensiva. I Sardi non sono mai riusciti a trovare davvero delle contromisure efficaci ad arginare la facilità con cui gli ospiti hanno spesso avuto la possibilità di penetrare ed andare a canestro, in particolare con Okoye (27), ma anche con Wells (17) e Cain (12). Sotto tono anche l’apporto della panchina della Dinamo, che ha mandato a segno soltanto tre dei giocatori rimasti fuori dal quintetto iniziale (Spissu, Bostic e Planinic).

Infine (considerando che l’ultima partita della giornata, Reggiana-Cremona, si giocherà il 18 aprile, in virtù degli impegni europei della GrissinBon), nell’ultimo posticipo, Trento ha superato Pesaro in trasferta con il punteggio di 62-77. Avvio molto equilibrato a causa della partenza soft dell’Aquila, che non ha subito azzannato la preda (ancora fanalino di coda); l’intensità si è gradualmente alzata, con il solito Sutton a suonare la carica (14 pt e 7 rb alla fine) e la difesa dei Trentini a fare il resto, chiudendosi bene su Mika (principale terminale offensivo della VL) per impedirgli ricezioni sotto canestro. Le 15 palle perse dai padroni di casa hanno poi determinato molte transizioni concluse positivamente dalla DolomitiEnergia, che ha praticamente messo in ghiaccio il risultato già nel terzo quarto, aprendo ad un finale in scioltezza, di pura accademia, nel quale a spiccare è stata la doppia doppia raggiunta da Hogue (14 pt e 12 rb).

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: olimpiamilano.com