Politica

Bersani chiama Monti e Berlusconi: confrontiamoci in tv

ROMA, 8 GENNAIO 2013. – Dai microfoni de La7, nel corso del programma otto e mezzo condotto da Lilli Gruber, il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani spiega l’accordo Pdl-Lega come “un revival abbastanza scontato e abbastanza inquietante lungo una dozzina d’anni e che ci ha messi in un mare di guai”.[MORE]

 
Vedo piuttosto una mossa targata Italia, ma soprattutto targata Lombardia perché temono di perderla"  -  di fatto ha proseguito  - non dicono nemmeno chi potrebbero proporre come nuovo presidente del consiglio". In ogni caso – ha detto - ho cercato di dire al mondo che non può più succedere che Berlusconi faccia ancora il Presidente del Consiglio, può solo succedere che il mondo sia un po’ turbato dal fatto che dopo quel che si è visto, ancora ci sia in campo”.

Non si ferma Bersani, neppure dinanzi a Monti, del quale ha detto legittima la candidatura– “ma non una bella notizia. Io non metterò mai il mio nome sul simbolo del PD” - ha proseguito – In quale paese del mondo le forze politiche si organizzano intorno ad una sola persona?”  - ha chiesto - .
 

Incalzato dalle domande ha quindi respinto ogni appellativo al PD di partito conservatore, ricordando nel merito la volontà riformatrice anche con riguardo alla composizione delle liste elettorali in vista delle prossime politiche "Noi mettiamo insieme l’ex direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli ed Epifani perché siamo un partito che si occupa di lavoro, non di chiacchiere. Questa è una ricchezza." .


Mi piacerebbe l’idea di un confronto tv con Monti e Berlusconi, ha suggerito quindi Bersani rispondendo alle domanda della Gruber. “I confronti mi piacciono, mettiamoci d'accordo”.
 

SAVERIO CARISTO