Borsa: Gheddafi è il quinto più ricco in Italia, lo supera Berlusconi

venerdì 6 agosto, 2010

MILANO - La tradizionale classifica dei 'Paperoni di Borsa' di Milano Finanza svela chi sono "i più ricchi di azioni" d'Italia. Al primo posto si confermano i fratelli Gianfelice e Paolo Rocca con una ricchezza quotata di circa 11,21 miliardi (gli unici sopra i 10 miliardi), con una crescita del 54,6% rispetto allo scorso anno. La famiglia bergamasca ha ampliato il gap nei confronti dei concorrenti grazie all'andamento del titolo Tenaris nell'ultimo anno.
Al secondo e al terzo posto seguono, rispettivamente, Leonardo Del Vecchio, con circa 7,8 miliardi di euro, in crescita del 18,6%, e i fratelli Benetton, che vantano un valore delle partecipazioni in Borsa di 6,4 miliardi di euro, in crescita del 9,6% nell'ultimo anno.[MORE]
In quarta e quinta posizione si classificano il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il leader libico Muammar Gheddafi. Il premier italiano ha visto negli ultimi 12 mesi le proprie partecipazioni in societa' quotate cedere lo 0,84% del valore, a quota 3,48 miliardi di euro. Il colonnello Gheddafi possiede invece partecipazioni per 2,97 miliardi
Nel dettaglio i fratelli Gianfelice e Paolo Rocca, imprenditori bergamaschi a cui fa capo il gruppo Techint (che controlla la multinazionale dei tubi in acciaio Tenaris rappresentata in Italia dalla Tenaris Dalmine) guidano la classifica grazie alla partecipazione in Tenaris, che ha aumentato il suo valore del 54% in un anno. La famiglia ha ampliato il gap nei confronti dei concorrenti: al secondo e al terzo seguono Leonardo Del Vecchio (circa 7,8 miliardi di euro di partecipazioni, in crescita del 18%) e i fratelli Benetton (6,4 miliardi, in aumento del 9,6%). Gheddafi sale dal settimo al quinto posto grazie al blitz estivo su Unicredit, mentre lo sceicco di Abu Dhabi (2,4 miliardi di euro) entra in classifica al settimo posto grazie ad Atlantia e ancora una volta ad Unicredit, preceduto al sesto posto da Roman Zaleski (2,6 miliardi di euro).

Chiudono la classifica dei primi dieci - rispettivamente all'ottavo, nono e decimo posto - le famiglie Boroli-Drago (2,3 miliardi di euro), Francesco Gaetano Caltagirone (1,7 miliardi) e le famiglie Agnelli-Nasi, con partecipazioni pari a 1,4 miliardi di euro.

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