Botulino in Calabria: 10 indagati e nuovi casi di intossicazione alimentare

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Allarme alimentare e indagini in corso

La Calabria è al centro di un grave caso di intossicazione da botulino, un focolaio che ha già causato due morti e il ricovero di 15 persone all’ospedale di Cosenza. L’ultimo paziente, un ventenne figlio di una donna già ricoverata, si è aggiunto nelle ultime ore.

La Procura di Paola ha aperto un’inchiesta che conta dieci indagati, tra cui sei medici di strutture sanitarie del Cosentino, l’ambulante che gestiva un food truck a Diamante e tre responsabili di aziende alimentari del salernitano.

Origini della contaminazione: più alimenti coinvolti

Secondo le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità, la contaminazione non riguarda solo le cime di rapa usate nei panini con salsiccia del food truck, ma più alimenti.

Un’ipotesi della procura è che sia stato usato un solo utensile da cucina per manipolare diversi cibi, generando un effetto domino di contaminazione.

Questa ricostruzione è però contestata dal legale dell’ambulante, che afferma che i prodotti erano conservati in frigorifero e aperti solo all’occorrenza.

Prodotti ritirati e rischio contaminazione

Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro dal mercato di friarielli appartenenti a due marchi:

  • Bel Sapore (due lotti)
  • Vittoria (due lotti)

Entrambi provenienti da uno stabilimento del salernitano, con sospetto rischio di contaminazione da botulino.

Accertamenti e responsabilità mediche

La Procura, con il sostituto procuratore Maria Porcelli, sta verificando se alle vittime — Luigi Di Sarno, 52 anni, e Tamara D’Acunto, 45 anni — sia stata garantita una diagnosi tempestiva.

Intanto, a Cagliari l’autopsia di Roberta Pitzalis, 38 anni, ha confermato come causa del decesso botulino e polmonite emorragica dopo aver consumato salsa guacamole a un evento locale.

Situazione sanitaria e rassicurazioni

Dei 15 pazienti ricoverati all’ospedale Annunziata di Cosenza, 5 sono in terapia intensiva, 3 in Pediatria e 7 in reparti di area medica.

L’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, ha fatto visita ai malati, mentre il sindaco di Diamante, Achille Ordine, ha rassicurato cittadini e turisti: "La situazione è circoscritta, non c’è alcun pericolo per chi viene in città".

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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