Botulino in Calabria: due medici indagati dopo due morti e 14 ricoveri

Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Indagini in corso sul focolaio di botulino in Calabria: due morti, 14 ricoveri e sospetti su diagnosi tardive.

Un focolaio che ha scosso la regione

Il recente focolaio di intossicazione da botulino in Calabria ha portato alla morte di due persone e al ricovero di altre 14, generando grande preoccupazione nella popolazione e negli ambienti sanitari.

Le indagini, condotte dalla Procura di Paola, hanno già individuato due medici indagati: si tratta di sanitari che avevano avuto in cura le vittime prima del decesso. L’iscrizione nel registro degli indagati è stata definita come atto dovuto, per consentire la nomina di consulenti in vista delle autopsie.

Le condizioni dei pazienti

Attualmente, la situazione clinica dei 14 pazienti ricoverati appare stabile:

  • 6 sono in terapia intensiva
  • 3 si trovano in pediatria
  • 5 sono nei reparti ordinari

I medici sono pronti a somministrare il siero anti-botulino in caso di peggioramento delle condizioni.

Autopsie e accertamenti

Le autopsie delle due vittime – Luigi Di Sarno (52 anni, di Cercola, in provincia di Napoli) e Tamara D’Acunto (45 anni, di Diamante, in provincia di Cosenza) – sono fissate per martedì 12 agosto.

Gli esami saranno eseguiti da un collegio di medici dell’ASP di Catanzaro, che dovrà anche effettuare ulteriori approfondimenti per stabilire con precisione le cause dei decessi.

L'origine delle intossicazioni

Secondo le prime ricostruzioni investigative, l’origine del botulino sarebbe riconducibile a un food truck. L’attenzione degli inquirenti si concentra soprattutto sulle modalità di conservazione e somministrazione degli alimenti, più che sul prodotto in sé.

Entro mercoledì, sono attesi i risultati degli esami dell’Istituto Superiore di Sanità, che potrebbero confermare definitivamente la fonte dell’intossicazione.

Ipotesi di reato e sviluppi investigativi

Oltre ai due medici, nell’inchiesta – seguita dal sostituto procuratore Maria Porcelli – risultano indagate altre tre persone. Le ipotesi di reato spaziano da omicidio colposo a lesioni personali colpose, fino al commercio di alimenti nocivi.

Determinanti saranno le verifiche sulle cartelle cliniche, per valutare se ci siano stati ritardi o errori nella diagnosi.

La raccomandazione degli esperti

Dopo gli episodi registrati in Calabria e Sardegna, il presidente della Società Italiana di Igiene (SItI), Enrico Di Rosa, ha ricordato alcune regole fondamentali per prevenire il botulismo alimentare:

  • Non consumare alimenti in cui si notino rigonfiamenti del contenitore o tappi deformati
  • Non assaggiare il prodotto in caso di sospetti e buttare immediatamente la confezione
  • Ricordare che la tossina botulinica è estremamente pericolosa e può provocare danni gravi anche in quantità minime.

Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti? Iscriviti al nostro canale WhatsApp InfoOggi e ricevi in tempo reale gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone! Clicca qui per unirti

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.