Si è svolta stamani nel Comune di Bovalino (Rc), con inizio alle ore 11, presso la Villa intitolata al Brigadiere Antonino Marino, Medaglia d’Oro al Valor Civile (alla memoria), la cerimonia di commemorazione in occasione del 35° anniversario dall’uccisione del giovane Sottufficiale dei Carabinieri che, ricordiamo, è avvenuta la sera del 09 settembre 1990.
Un delitto efferato e vile compiuto per mano della ‘ndrangheta locale che voleva eliminare dalla sua strada un validissimo investigatore che già aveva ottenuto brillanti risultati sul campo.
L’omicidio fu commesso nel corso dei festeggiamenti patronali in onore di Maria SS. Immacolata, approfittando della confusione e dei forti rumori causati dai fuochi d’artificio.
Il killer sparò al brigadiere da distanza ravvicinata, attingendolo con vari colpi al ventre ed al petto, a nulla valsero i tentativi di salvargli la vita effettuati presso il vicino ospedale civile di Locri dove il sottufficiale fu immediatamente trasportato e dove è deceduto.
Nella dinamica rimasero coinvolti anche la moglie del Brigadiere, Signora Rosetta Vittoria Dama, che era incinta del secondo figlio (cui è stato poi dato il nome del padre, Antonino) ed il primo genito Francesco di pochi anni, oggi stimatissimo Maggiore dei Carabinieri che presta servizio in Veneto.
Ricordiamo che il Sottufficiale aveva comandato la Stazione Carabinieri di Platì (Rc), ed era in attesa di spostarsi, per cambio d’incarico, in quella di S. Ferdinando (Rc).
Nel frattempo stava godendo di qualche giorno di riposo nel paese d’origine della moglie, appunto Bovalino Superiore.
Per la cronaca ricordiamo che al Brigadiere Antonino Marino sono state intitolare: il 26 maggio 2010 la bella piazza a Bovalino dove ogni anno si svolge la commemorazione; il 30 settembre 2011 la Stazione CC di Platì ed il 16 maggio 2025 la Caserma CC di San Ferdinando, luoghi che ospitano le rispettive Stazioni CC.
Ma chi era Antonio Marino? era nato a San Lorenzo (Rc), il 5/10/1957 e si arruolò nell’Arma dei Carabinieri nel 1975, si è quasi sempre occupato di portare avanti indagini legate ai traffici illeciti e alla criminalità più evoluta, quella che proprio in quegli anni stava evolvendosi con ramificazioni anche oltre i confini calabresi (era il periodo dei sequestri di persona).
Marino era un profondo conoscitore delle dinamiche ‘ndranghetiste, soprattutto quelle che riguardavano i sequestri di persona e, per questo, era considerato dai vertici del malaffare un obiettivo sensibile da mettere assolutamente a tacere…e così purtroppo è stato.
La commemorazione odierna si è svolta in due momenti distinti, la prima in Piazza Marino con la deposizione della corona d’alloro alla stele che ne ricorda il sacrificio, il secondo presso la Chiesa San Nicola di Bari dove è stata celebrata la funzione religiosa officiata da S.E. il Vescovo di Locri-Gerace, Monsignor Francesco Oliva, coadiuvato dal Cappellano militare, Don Aldo Ripepi.
La deposizione della corona di alloro si è svolta alla presenza delle massime Autorità Militari, Civili e Religiose, delle rappresentanze delle Associazioni militari e civili del territorio e da un nutrito gruppo di cittadini che non mancano mai a questo importante appuntamento.
La resa degli onori è stata fatta da un picchetto in armi dei Carabinieri.
A deporre la corona sono state le massime Autorità presenti, che hanno accompagnato la vedova, Signora Rosetta Vittoria Dama, sostando con essa per il minuto di raccoglimento.
Tra le Autorità, erano presenti: il Prefetto di Reggio Cal., D.ssa Clara Vaccaro; il Procuratore di Locri, Dott. Giuseppe Casciaro; il Sindaco di Bovalino, Avv. Vincenzo Maesano; il Comandante della Legione Carabinieri di Catanzaro, Gen.B. Riccardo Sciuto; il Comandante del Comando Provinciale CC di Reggio Cal., Gen.B. Cesario Totaro; il Comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, Colonnello Enrico Pigozzo (ha assunto da qualche giorno il Comando); il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, il Colonnello Agostino Tortora; il Vice Comandante del Gruppo G.d.F. di Locri, S.Ten. Nicola Pellecchia; il Vice Sindaco di San Lorenzo, paese natio del Sottufficiale; i vari rappresentanti dei Corpi armati dello Stato (Polizia di Stato, Guardia di Finanza; Polizia Penitenziaria e Capitaneria di Porto) e quelli Polizia Locale; i rappresentanti delle varie Associazioni combattentistiche e d’Arma; numerosi cittadini.
Il secondo momento si è invece svolto presso la Chiesa San Nicola di Bari, dove S.E. Monsignor Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace ha officiato la S. Messa, coadiuvato dal Cappellano militare Don Aldo Ripepi.
Nel corso della funzione religiosa particolarmente sentito è stato il messaggio di S.E. il Vescovo che ha esaltato il valore umano compiuto da questi servitori dello Stato e del grande sacrificio compiuto dalle famiglie nel supportarli; molto sentito anche quello del Comandate della Legione CC, Riccardo Sciuto, che ne ha esaltato i grandi valori umani e di spirito di servizio che da sempre animano questi grandi eroi il cui sacrificio deve essere assolutamente preservato e tramandato alle future generazioni.
Prima della conclusione della funzione religiosa c’è stata la lettura della Preghiera del Carabiniere, letta con grande partecipazione da una donna in divisa.
Ancora oggi la figura di Marino continua ad essere viva e presa ad esempio a beneficio delle nuove generazioni, ciò rafforza ancor più il pensiero e la convinzione che il suo sacrificio non è stato per nulla vano.
Gli insegnamenti che Antonino ci ha lasciato, con il suo estremo sacrificio, sono che bisogna sempre avere speranza nella verità, perché alla distanza la verità viene sempre fuori e così è stato anche nel suo caso.
Per tutti noi è stato un esempio ed uno stimolo a ricordarci sempre che quando s’indossa la divisa dell’Arma non si può pensare a se stessi, ma si deve pensare con ferma convinzione al benessere unico e supremo della collettività.