ROMA – Entro il 2013 il ministro della Pubblica amministrazione intende ridurre di oltre 300 mila unità il personale. La previsione è contenuta tra i dati portati dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ad un anno dalla riforma.
"Negli anni 2008 e 2009 - si legge in una slide - il personale si è ridotto di circa 72mila occupati, scendendo a 3,5 milioni di unità. Per effetto delle misure in materia di blocco del turnover, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo, complessivamente tra il 2008 e il 2013 si può prevedere una riduzione dell’occupazione nel pubblico impiego di oltre 300mila unità (-8,4%)”.[MORE]
Brunetta ritorna su un suo pallino, l’assenteismo del settore pubblico e declama i successi delle sue manovre:"Questo successo si traduce in 65 mila dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro un valore superiore a tutta la popolazione residente del comune di Viterbo. Siamo riusciti a riallineare i valori tra settore pubblico e privata”.
"La riforma della pubblica amministrazione ha troppi nemici", dice il ministro Renato Brunetta. Che aggiunge: "A cuore aperto, vi dico: da solo non ce la faccio, se vengo lasciato solo non ce la faccio". E’ una riforma "troppo difficile, troppo complicata, richiede alleanze".
E continua il ministro parlando di "clima assolutamente contrario, di resistenze spaventose". Un fronte di sbarramento da parte di "tutti i percettori di rendite: politiche clientelari, burocratiche, anche criminali....". Riferendosi ai sindacati, "soprattutto dalla Cgil che si è messa ferocemente in una posizione di contrasto, in una maniera anche ridicola", perché di fronte a esigenze e risultati, sostiene il ministro, "negare l’evidenza è ridicolo, puerile, infantile".
Poi tocca ai giornalisti, "alle stupidaggini sulla stampa". Il ministro ha citato Ugo Magri e Vittorio Feltri, che hanno scritto "che fine ha fatto la riforma Brunetta?". E replica: "Per saperlo basta leggere. I giornalisti non dovrebbero scrivere senza prima leggere".
Brunetta poi annuncia una modifica nel comparto scuola che farà risparmiare 20 milioni di euro l’anno:"Gli oltre 500 mila supplenti - ha detto Brunetta - saranno dotati di posta elettronica certificata, di telefonini, per essere avvertiti di un incarico o per chiudere un contratto in tempo reale, con trasparenza e senza trucchi né inganni. E con una spesa che praticamente a costo zero. E’ una cosa straordinaria e bellissima che già funziona". E’ "un cambio epocale" ha sottolineato il ministro che ha aggiunto: "immaginate cosa significava la mattina nelle segreterie delle scuole, fra telefonate e telegrammi e magari poca trasparenza’".
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