Bruxelles ridisegna la privacy: verso un nuovo GDPR più leggero?

Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

L’Unione Europea valuta una revisione profonda delle regole sui dati personali per favorire l’intelligenza artificiale e l’innovazione digitale

La Commissione Europea si prepara a introdurre una riforma radicale del GDPR, il Regolamento generale sulla protezione dei dati che da quasi dieci anni rappresenta lo standard mondiale in materia di privacy. Il nuovo pacchetto normativo, denominato “Digital Omnibus”, sarà presentato il 19 novembre e mira a semplificare la burocrazia e ad adattare le norme europee alla crescita dell’intelligenza artificiale (IA). Tuttavia, molti esperti avvertono che queste modifiche potrebbero indebolire le tutele fondamentali dei cittadini europei.

Il pacchetto “Digital Omnibus”: meno vincoli e più flessibilità per le aziende tech

Guidato dalla Vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen, il pacchetto prevede di ridurre gli oneri di conformità per il GDPR, l’AI Act e la normativa ePrivacy. L’obiettivo dichiarato è rendere l’Europa più competitiva nei confronti di Stati Uniti e Cina, semplificando l’uso dei dati per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie avanzate.

Tuttavia, secondo le bozze trapelate, la proposta potrebbe ridurre la definizione di dati personali, permettendo alle grandi piattaforme – come Google, Meta e OpenAI – di accedere a informazioni pseudonimizzate (come ID pubblicitari o cookie) senza il consenso esplicito degli utenti.

Le nuove eccezioni e i rischi per la privacy

Il gruppo austriaco per la privacy noyb, fondato da Max Schrems, ha denunciato come la bozza introduca una controversa eccezione di “interesse legittimo” che consentirebbe alle aziende di elaborare dati sensibili per addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Inoltre, i diritti di accesso, correzione e cancellazione dei dati verrebbero limitati ai soli scopi di protezione dei dati, escludendo giornalisti, lavoratori e consumatori che oggi li utilizzano per indagini o controversie legali.

Ancora più preoccupante, le categorie di dati sensibili – come salute, opinioni politiche e orientamento sessuale – sarebbero tutelate solo se esplicitamente dichiarate dagli utenti, non se dedotte da algoritmi o comportamenti online, in contrasto con precedenti sentenze della Corte europea di giustizia.

Secondo Schrems, “questo rappresenterebbe un massiccio declassamento della privacy europea, dieci anni dopo l’adozione del GDPR”.

Un processo accelerato che divide gli Stati membri

Il percorso legislativo del Digital Omnibus ha già suscitato polemiche. La consultazione pubblica si è chiusa a ottobre, lasciando a molte unità della Commissione solo cinque giorni lavorativi per esaminare la bozza di 180 pagine.

Diversi Paesi, tra cui Francia, Austria, Slovenia, Repubblica Ceca ed Estonia, si oppongono alla riapertura del GDPR, mentre la Germania si mostra favorevole alle riforme.

Le modifiche proposte derivano anche dal rapporto Draghi del 2024, che denunciava un’Europa “appesantita da leggi complesse che ostacolano la competitività e l’innovazione”.

Il pacchetto prevederebbe inoltre un rinvio dell’applicazione dell’AI Act, concedendo un anno di grazia alle aziende con sistemi ad alto rischio prima dell’entrata in vigore delle sanzioni, posticipando le penalità sulla trasparenza fino al 2027.

Conclusioni: tra progresso tecnologico e diritti digitali

La sfida che attende l’Unione Europea è delicata: trovare un equilibrio tra innovazione e tutela dei dati personali. Un GDPR alleggerito potrebbe favorire la ricerca sull’IA e ridurre la burocrazia per le imprese, ma rischia di compromettere diritti fondamentali conquistati con anni di battaglie legali.

Come ha affermato Jan Philipp Albrecht, uno dei padri del GDPR, queste modifiche “potrebbero minare drasticamente gli standard europei di protezione dei dati”.

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Nicola Cundò

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.