Politica

Regionali Calabria: Pippo Callipo, qui per rivoluzione, chiedo sostegno tutti

LAMEZIA TERME (CZ), 6 DICEMBRE - "Sono qui per fare la "rivoluzione" che tutti vogliamo ma insieme dobbiamo pensare a un'inversione di marcia. Sono cresciuto sempre in azienda. La mia vita è conosciuta e se mi impegno in questa cosa ho bisogno dell'aiuto dei calabresi, di tutti". Lo ha detto Pippo Callipo, candidato alla Regione Calabria col sostegno del Pd, nel corso dell'incontro con cittadini e militanti alla presenza del segretario nazionale Dem Nicola Zingaretti.

"Da quando si è saputo che Zingaretti veniva in Calabria - ha aggiunto Callipo - ho avuto una miriade di messaggi. In tanti hanno apprezzato la sua venuta qui. Abbiamo bisogno di questi segnali: abbiamo le capacità, le esperienze per risalire la china. Proprio per questo è bene che queste nostre idee vengano condivise e supportate.

Ai sindacati ho detto che siamo tutti sulla stessa barca e il lavoro sarà necessario per tutti. Così come ho chiesto il loro sostegno perché conoscono i problemi, ma è un supporto che chiedo a tutti i calabresi. Dobbiamo adesso tirare fuori la voglia di affermarci. Tutte le persone di buona volontà devono dare il loro contributo. Basta con i piagnistei.

Dobbiamo essere artefici di questa rivoluzione. Il mio slogan è 'liberare la Calabria, liberare i calabresi'". "Tutti i calabresi - ha detto ancora Callipo - dovranno godere di eguali diritti. Quello dei giovani è un problema primario: dobbiamo pensare a come creare delle opportunità.

Abbiamo intelligenze per risolvere i problemi, basta ai commissariamento. La meritocrazia è uno dei canoni fondamentali nella scelta delle persone. Nella mia agenda non c'è stata mai assunzione per raccomandazione. Solo così anche l'azienda Calabria potrà andare avanti. La Regione deve essere la casa dei calabresi e non qualcosa contro. E' ora di finirla con i bandi che escono cinque giorni prima per agevolare le domande già pronte. La Regione deve essere 'amica'. Il mio primo punto sarà una squadra di persone competenti e che si vogliono sacrificare per gestire la cosa pubblica. Non tratterrò deleghe per gestire qualcosa a livello personale. Chi conosce le materie gestirà i  settori affidati".