Calcio, Europa League: riscatto Italia, vittorie convincenti per Milan, Atalanta e Lazio
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Calcio, Europa League: riscatto Italia, vittorie convincenti per Milan, Atalanta e Lazio

venerdì 15 settembre, 2017

ROMA, 15 SETTEMBRE - Dopo la brutta due giorni di Champions, riscattiamo in parte la nostra reputazione europea. Lo facciamo in Europa League: tre vittorie per le italiane nella prima giornata della fase a gironi. Il Milan è una valanga a Vienna, con la tripletta di André Silva e Calhanoglu che incanta. L'Atalanta perfetta contro l'Everton nella serata del suo ritorno in Europa dopo 26 anni: tra i protagonisti Masiello, difensore tempo fa coinvolto nel caso scommesse. Murgia come in Supercoppa: il suo gol decide il successo della Lazio in casa del Vitesse. [MORE]

AUSTRIA VIENNA-MILAN, 1-5. Dopo la batosta con la Lazio serviva una reazione, e in Europa si è visto tutto un altro Milan. Non solo per la svolta con la difesa a tre, ma soprattutto per la verve di Calhanoglu (rigenerato dietro le due punte) e per la tripletta di André Silva (uscito dal cono d'ombra creato dall'exploit di Cutrone). Vista la portata dell'avversario, il 5-1 in casa dell'Austria Vienna non è una sentenza definitiva, ma Montella può essere soddisfatto per l'atteggiamento aggressivo e la qualità di manovra: doti non espresse domenica scorsa all'Olimpico.

Hanno trovato spazio fra i titolari sei acquisti estivi, incluso Kalinic, schierato per la prima volta dall'inizio. La difesa a tre, con Romagnoli (prima da titolare in stagione) e Zapata al fianco di Bonucci, rischia solo quando la partita è già in discesa: deviazione di Donnarumma in angolo e rischio autogol per Biglia al 18', poi la disattenzione di Zapata sul gol segnato da Borkovic a inizio ripresa. Il Milan non ha dominato il possesso palla, ma quando ha attaccato lo ha fatto quasi sempre con profitto. Montella festeggia così la settima vittoria su otto impegni stagionali.

ATALANTA-EVERTON, 3-0. Una partita perfetta, giocata senza paura, con ordine e qualità: l'Atalanta torna in Europa dopo 26 anni e lo fa in grande stile. Everton battuto 3-0, mai in partita e forse troppo presuntuoso. La squadra di Gasperini non sbaglia nulla, trascinata da un Mapei Stadium di Reggio Emilia tinto di nerazzurro (lo stadio bergamasco non era in regola con le norme Uefa). Un vero e proprio esodo dei tifosi atalantini, che hanno raggiunto Reggio Emilia per accompagnare la squadra in una serata storica. E la Dea non li ha traditi. Contro ogni pronostico è riuscita a neutralizzare l'avversario, seppur più blasonato. Rooney non ha fatto la differenza: ha cercato fino all'ultimo di spronare i compagni ma l'Atalanta non si è distratta, è rimasta concentrata e ha confezionato un debutto quasi insperato.

Le uniche occasioni che gli inglesi riescono a costruire nel primo tempo sono un tiro respinto di Sigurdsson e un pallonetto di Rooney che termina di poco a lato. Poi è solo Atalanta, con Gomez che si esalta, Petagna che si trasforma in uomo assist e i centrocampisti che si inseriscono in tutte le azioni offensive. Una squadra e una città che continuano a vivere la favola, così come Andrea Masiello: il difensore, tempo fa coinvolto nel calcioscommesse, è decisamente rinato con Gasperini e nella serata di Reggio Emilia è stato tra gli indiscussi protagonisti annullando Rooney.

VITESSE-LAZIO, 2-3. Anche la Lazio vola alla prima di Europa League, espugnando il Gelredome di Arnhem. Contro il Vitesse finisce 3-2 in rimonta, con le reti di Parolo, Immobile e infine di Murgia: ribaltato così il doppio vantaggio degli olandesi firmato Matavz-Linssen. I biancocelesti tornavano in Europa League dopo una stagione di assenza, per Simone Inzaghi era addirittura l'esordio da allenatore professionista sul palcoscenico europeo.

Il tecnico biancoceleste butta via tutto il primo tempo per cambiare sette giocatori su undici rispetto al 4-1 contro il Milan, ma il Vitesse non è certo devastante nelle occasioni create. Nella prima frazione fa però la differenza la freddezza del bomber Matavz, vecchio pallino del ds Igli Tare. La Lazio ha il merito di non scomposrsi mai, affidandosi all'occorrenza ai suoi uomini chiave, su tutti Immobile (settimo gol stagionale) e Milinkovic-Savic. E poi spunta Murgia, come nella Supercoppa di Lega, a decidere nel finale la partita.

Claudio Canzone

Fonte foto: eurosport.com


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