Calcio. Serie A: una lotta per la salvezza "play-out di basso livello"
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Calcio. Serie A: una lotta per la salvezza "play-out di basso livello"

mercoledì 18 aprile, 2018

ROMA, 18 APRILE – Se da una parte la lotta per il titolo in campionato è un discorso tra due squadre, Juventus e Napoli, in attesa del big match di domenica, la lotta per la salvezza è più accesa con 7 squadre racchiuse in otto punti. Considerando le poche possibilità del Benevento di rimanere in Serie A, con soli 14 punti raccolti in 32 giornate, altre due saranno retrocesse in Serie B al termine della stagione. [MORE]

L’Udinese è la squadra meno a rischio con i suoi 33 punti e un calendario più agevole: è la favorita di questo gruppo a rimanere nel massimo campionato italiano nonostante venga da nove sconfitte e stasera affronti il Napoli al San Paolo nella partita valida per la 33ª giornata. Il Crotone ospiterà i campioni in carica, mentre il Cagliari ha subito un pesante 4-0 a vantaggio dell’Inter. Le altre squadre invece si affronteranno in uno scontro diretto che potrà spostare gli equilibri a favore di una squadra: il Sassuolo andrà a Verona a giocare contro L’Hellas, penultimo in classifica, mentre nell’altra sfida si scontreranno la SPAL, che viene da 2 vittorie e 5 pareggi nelle ultime sette gare, e il Chievo, che ha totalizzato 5 punti in altrettante partite.

Come si evince dalla classifica, la forbice tra le grandi e le piccole squadre si è ulteriormente ampliata tanto da ridurre notevolmente la quota salvezza di 40 punti. Ciò comporta che il livello del campionato viene considerato sempre più basso, tanto che continua il dibattito sulla possibile diminuzione delle squadre partecipanti alla massima serie dalle 20 attuali a 18 o addirittura a 16, con l’obiettivo sia di eliminare le partite “scontate” sia di aumentare gli introiti derivanti dai diritti tv per le squadre di Serie A, creando così una categoria d’élite.

Tale riforma è stata promossa anche dalla FIGC, è stata appoggiata dalle squadre più blasonate del campionato, ma allo stesso tempo è ostacolata da quelle squadre di medio-bassa classifica che per rimanere nel massimo campionato dovrebbero fare investimenti sul mercato -e non solo- più ingenti. Una riforma del calcio italiano aumenterebbe così la competitività sia interna che internazionale, aumentando la difficoltà della serie A e consentendo anche alle piccole squadre di poter competere con le altre e lasciando alle categorie minori quelle partite che ad oggi costituiscono una lotta per la salvezza di basso livello.

Federico De Simone


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