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Cameron da Hollywood alla foresta per il sequel di Avatar

NAPOLI, 28 MARZO - Questo sequel s’ha da fare. Anzi, questi sequel. James Cameron sta lavorando contemporaneamente ad “Avatar 2” ed “Avatar 3”, per fare del proprio kolossal fantascientifico una trilogia. Il regista ha dichiarato qualche settimana fa ad Entertainment Weekly: «Sono in fase di scrittura dei prossimi due sequel di Avatar. Stiamo progettando di girarli insieme e probabilmente li faremo uscire a distanza di un anno l’uno dall’altro. Il piano attuale per l’uscita dei film è Natale 2014 e 2015». [MORE]

Decisione quasi scontata, quella di cavalcare il successo del primo film, considerando le passate esperienze dell’autore con i sequel (“Aliens” e “Terminator 2: Judgement Day”), nonché l’enorme successo al botteghino dell'opera ambientata sul pianeta Pandora (più di un miliardo di dollari in 20 giorni).

Più di un dettaglio è emerso sui film in lavorazione. Cameron ha subito smentito la possibilità che “Avatar 2” possa essere un prequel. I due film, dei quali la sceneggiatura è in redazione, saranno girati insieme ed usciranno a distanza di un anno, secondo la stessa modalità di saghe come “Il Signore degli Anelli” ed “Harry Potter”.

Quanto al cast, se non una conferma in blocco, è assai probabile la ricomparsa degli attori protagonisti, Sam Worthington e Zoe Saldana: «Fondamentalmente, se sei sopravvissuto al primo film», ha spiegato Cameron, «dovresti essere anche nel secondo, almeno in qualche forma».

Una parte degli incassi sarà devoluta in beneficenza per cause ambientali, in linea con la tematica su cui s’impernia il conflitto del film. Coerentemente con questo proposito, il regista starebbe considerando, secondo il sito Deadline Hoolywood, di portare i propri attori nella foresta pluviale amazzonica, perché possano familiarizzare con l’ambiente e con le tribù indigene che lo popolano.

Più di un dettaglio tecnico, inoltre, è stato reso noto da Cameron, che ha osservato come gran parte del lavoro svolto per il primo film faciliti lo sviluppo delle tecnologie del secondo e del terzo. Ciononostante, il regista non intende fermarsi qui: ha infatti dichiarato al Wall Street Journal di voler girare “Avatar 2” a 48 o 60 frames al secondo e mostrarlo a questa velocità, per neutralizzare i problemi alla vista e i giramenti di testa che ha causato ad alcuni spettatori, a detta dell’autore dovuti all’incompatibilità del sistema a 24 fotogrammi con la tecnologia 3D.
 

ANTONIO MAIORINO