Campagna Stop TTP: flash mob a Pescara
Politica Abruzzo

Campagna Stop TTP: flash mob a Pescara

domenica 19 aprile, 2015

PESCARA, 19/04/2015 – Ieri mattina, tra Piazza Sacro Cuore e Piazza della Repubblica, manifestanti vestiti da spettri hanno dato vita ad un flash mob organizzato dalle associazioni aderenti al Comitato Stop TTIP Chieti-Pescara per la giornata di mobilitazione globale contro il TTIP e gli altri trattati di libero scambio.[MORE]

Il flash mob per “smascherare l'accordo fantasma” tra Stati Uniti ed Unione europea, come l'assemblea pubblica del 7 Marzo, ha l'obiettivo di far conoscere ai pescaresi gli effetti che avrà sulla nostra società l’introduzione del TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti.

Nel comunicato stampa sulle manifestazioni del 18 aprile che si sono svolte in Italia e nel resto del mondo per fermare il Trattato transatlantico si legge «Il 18 Aprile è uno degli appuntamenti importanti di una mobilitazione grazie alla quale si è cominciata a creare una crepa nel muro di omertà e di segretezza che nascondeva agli occhi dei più la natura e gli obiettivi del TTIP. Senza le mobilitazioni delle campagne e dei cittadini, non ci sarebbe stato nessun processo di progressiva pubblicazione di documenti e di posizioni della Commissione Europea, un percorso ancora ampiamente insufficiente e ancora inquinato da vere e proprie operazioni di marketing politico».

La giornalista Monica di Sisto, vicepresidente di Fairwatch, una delle associazioni promotrici della campagna nazionale Stop TTIP, dichiara: «uno dei più grandi rischi sconosciuti del trattato è il fatto che genererà delle “para-istituzioni”, nei meccanismi di Cooperazione regolatoria, che permetteranno a sconosciuti organismi transatlantici di discutere se le nostre regole sanitarie, di sicurezza, di controllo a tutela dei cittadini, dei consumatori, dell’ambiente facciano problema al commercio e vadano cambiate, senza alcun controllo democratico nazionale o europeo. Di questo si dovrebbe discutere tanto e pubblicamente, ma nessuno ne parla. Dal testo riservato di richieste negoziali della Commissione Europea ma diffuso oggi in modo “pirata” dalle reti Stop TTIP si capisce come la nostra agricoltura, tra gli altri settori, sia l’agnello sacrificale per interessi più grandi, come quello delle grandi imprese per gli appalti pubblici statunitensi.»

Fonte foto: wikipedia

Chiara Innocenti


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