Politica

Caos rimborsopoli nel M5s, buco di oltre un milione di euro

ROMA, 13 FEBBRAIO 2018 - Il Movimento 5 Stelle si avvia ad attraversare una vera e propria bufera a poche settimane dal voto a causa del caso Rimborsopoli, nato in seguito alla pubblicazione della video inchiesta costruita da Le Iene attraverso le testimonianze di ex militanti del partito. La questione, secondo il servizio andato in onda domenica sera, riguarda almeno una decina di parlamentari e non solo Andrea Cecconi e Carlo Martelli. [MORE]

Potrebbe superare il milione di euro l’ammontare mancante nelle restituzioni volontarie dei parlamentari del M5s sul conto del microcredito, strumento di sostegno a chi non ha le possibilità economiche per avviare un'attività. Lo staff dei 5Stelle per ora non parla di cifre precise, ma ammette che "mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa". I conti non tornano, a meno che non ci siano stati altri errori da parte del Movimento nel riportare i dati delle restituzioni. Alla cifra di 226 mila euro mancanti e che ha innescato l’allarme delle mancate restituzioni, vanno aggiunte la cifra versata al fondo dagli eurodeputati del M5s, pari a 606mila euro, come confermato sul blog giorni fa, e quella totale dei rimborsi arrivati dalle Regioni, valore ancora approssimativo ma registrato intorno ai 500mila euro.

"Non permetteremo a nessuno di inficiare il nome del M5s. Le mele marce le trovo e le metto fuori', assicura Luigi Di Maio, che nelle prossime ore avrà un altro incontro con gli inviati de Le Iene. Stando alle prime informazioni si evince che non solo i parlamentari, ma anche alcuni consiglieri ed europarlamentari versano i rimborsi sul conto. Dallo staff di Luigi Di Maio si fa sapere che chi ha violato le regole interne avrà "lo stesso trattamento di Andrea Cecconi e Carlo Martelli. Io non conosco i nomi, ma sia chiara una cosa le mele marce ci sono ovunque. Da noi vanno fuori negli altri partiti li fanno ministri", continua Di Maio, che afferma anche la necessità di attendere il resoconto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Tutti i parlamentari sono convocati a Roma e dovranno fornire la documentazione dei rimborsi effettuati durante la legislatura.

"La notizia in un paese normale è che M5S ha restituito 23 milioni e 100mila euro di stipendi e questo è certificato da tutti quanti e ci sono 7mila imprese in Italia che lo testimoniano perché quei soldi hanno fatto partire 7mila imprese e 14mila posti di lavoro", ha spiegato. " Se ci saranno controlli da fare li stiamo facendo - ha concluso - ringrazio chi ha fatto queste inchieste ma questo è un paese strano in cui restituisci 23,1 milioni e la notizia è che manca lo 0.1”.

In serata il senatore Maurizio Buccarella, nel mirino dopo la messa in onda del video inchiesta de Le Iene, ha annunciato l’autosospensione. "Mi considero autosospeso dal M5s per tutelare anche la mia serenità personale e familiare". La nota si legge sulla pagina Facebook del senatore, che prosegue: "Ho appena inviato all'assistenza di Tirendiconto i bonifici esitati degli ultimi tre mesi del 2017 (tot.12.292,75 euro), finora pubblicati sul sito in forma di mero ordine di disposizione. Relativamente agli ultimi due mesi di novembre e dicembre avevo fatto una leggerezza, però: avevo revocato i due bonifici".

L’ex militante intervistato da Le Iene: "Tra deputati e senatori siamo ad una doppia cifra, è un partito fatto di furbi e furbastri che tradisce la fiducia dei cittadini". Sono sempre le parole dell’ex membro del movimento a fare i nomi dei due esponenti pentastellati, che hanno visto infrangere la possibilità di proseguire nella campagna elettorale, colpevoli – è quanto egli accusa - di aver finto di restituire oltre 21mila euro, nel caso di Cecconi, e oltre 76mila nel caso di Martelli.

Fonte immagine Il Post

Claudia Cavaliere