Capellupo replica al sindaco Abramo sulla questione concorsi

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CATANZARO 31 MARZO 2014 - Il Sindaco Abramo nella sua risposta continua a fare clamorosi auto goal preso dall’ansia di una situazione politica grave e di una paralisi amministrativa che stanno pericolosamente colpendo la città Capoluogo di Regione da lui governata.

Ha dichiarato nel suo intervento di risposta che il blocco è “per tutti i Comuni che non hanno espletato i concorsi entro il 2013”, ma ricordo al Sindaco Abramo che delle volte pensa di fare il turista della politica, che i concorsi sono stati banditi ad agosto del 2013 con scadenza ad ottobre dello stesso anno. Insomma i tempi perché tutto si facesse nel 2013, ovvero solo pochi mesi fa, c’erano tutti e guarda caso il Sindaco anche nel 2013 è stato, come è oggi, Sergio Abramo.

Chi è responsabile quindi di non aver fatto i concorsi? Perché Abramo non ha dato input precisi perché i concorsi si svolgessero entro i termini previsti? Perché non ha controllato come avrebbe dovuto fare in base anche alle sollecitazioni dell’opposizione? Non è possibile ammettere una simile deresponsabilizzazione da parte di un Primo cittadino che non riconosce di aver fatto perdere alla città una notevole opportunità occupazionale e di rinnovamento dell’apparato burocratico comunale.
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Ma i paradossi non finiscono qui perché Abramo parla anche dell’annullamento della procedura per “assunzione di un istruttore direttivo contabile” e vorrei capire a che criterio di programmazione amministrativa risponde. Prima di bandire il concorso per tale categoria occorreva fare una mappatura del bisogno dell’Ente e se è stata fatta, perché pochi mesi dopo si torna indietro e si cambia idea? Non si poteva provvedere prima in egual modo? Perché dopo l’annullamento a concorso già bandito viene data la possibilità ad Abramo di fare una altra assunzione diretta e fiduciaria nel suo staff? Un altro suo uomo di fiducia portato dentro l’Ente per sua volontà? E soprattutto Abramo cosa ha detto e dirà ai 153 lavoratori, dei circa 2000 complessivi, che hanno richiesto entro i termini del bando, validamente e pagando la tassa di partecipazione, di essere selezionati nella procedura pubblica per istruttore direttivo contabile e poi sono stati fatti fuori con una sua inspiegabile decisione? E se questi 153 dovessero fare una azione legale verso il Comune di Catanzaro chi sarà il responsabile?

E per finire, senza rispondere alle provocazioni su querele ed altro, il Sindaco dovrebbe chiedersi perché alla mia interrogazione sul merito mi risponde con due mesi di ritardo a febbraio del 2014 con protocollo 10593 scrivendo “si ritiene di poter concludere le procedure concorsuali entro il primo semestre del 2014” ed indicando come cause dei ritardi “elevato numero di domande” ed “elevato numero delle casistiche di non esatta conformità”. O il Sindaco non è a conoscenza di quello che scrive il suo Gabinetto o c’è della confusione, per essere buoni, nel suo governo.

Ad Abramo forse sembrano poco queste osservazioni e domande ma ai catanzaresi no perché sono l’ennesimo schiaffo ad una città offesa ed umiliata, investita dal caso Catanzaropoli e che merita necessariamente rispetto: non si specula e non si gioca sulla speranza in una terra come la nostra.

 

Vincenzo Capellupo – Consigliere Comune Catanzaro

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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