Catanzaro, Giglio: "Dieci anni senza Emilia Zinzi: perchè la sua eredità culturale è viva e attuale"

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CATANZARO, 10 SETTEMBRE 2014 - Ieri ricorreva il decimo anniversario della scomparsa di Emilia Zinzi. Ricordarla, e ricordarne la grandezza, celebrata e riconosciuta a livello internazionale, non significa soltanto rendere omaggio ad una grande studiosa, ma ha il senso di trasmettere la sua eredità culturale, straordinariamente viva e attuale. Emilia Zinzi ha incarnato, nelle idee e nelle opere, il principio secondo il quale la cultura non sia solo contemplazione, ma sia piuttosto uno strumento concreto di riscatto e di conoscenza per la nostra Terra.

La cultura non è un reliquiario, in cui molti vorrebbero confinare l'Arte nelle sue forme e la Storia, e non è il reliquiario di tante manifestazioni vuote e autoreferenziali; è piuttosto identità, coscienza e conoscenza, tensione continua e “sporcata” nella quotidianità dove la cultura stessa deve trovare spazio come strumento di lettura della Società e dei suoi problemi. Femminista ante litteram, sono indimenticabili i suoi studi, pionieristici, sulla tutela, conservazione e restauro del patrimonio storico. Formidabile nel suo coraggio, nella sua tenacia che spesso le portò ostacoli e minacce, quando con la forza delle parole ma anche con la presenza fisica denunciava con forza spregio e abbandono.
[MORE]Una vita dedicata ad una colossale opera di ricerca – circa 160 voci bibliografiche – e a battaglie condotte a oltranza su luoghi (per citarne alcuni, i luoghi Cassiodorei, il Centro storico di Catanzaro, l'area di Scolacium) che rischiavano, e rischiano ogni giorno, di morire di incuria e ignoranza. Una vita dedicata a studiare la Calabria e la sua storia di vitalità mediterranea, di contatto con altri popoli, di mescolanza di etnie e culture. Una vita dedicata a studiare, e a seguire “le tracce dell'uomo”.

“Noi non cerchiamo solo il monumento, la bellezza, noi non contempliamo” - dichiarò in una intervista a Raitre - “Noi cerchiamo i segni e i messaggi della vita, cerchiamo il significato della vita. Non si fa storia solo con i documenti; noi facciamo storia anche studiando le tecniche, i materiali, cercando di capire e di collegare un mondo con l'altro, cercando il rapporto che c'è tra gli spazi e le strutture, cercando di capire chi ha vissuto, cosa ha fatto, cosa mi ha lasciato.”

In queste parole, il senso profondo della sua vita e della sua eredità: cercare di capire come si siano trasmessi i segni dell'uomo nei millenni, i legami tra cose e persone, tra persone e persone, e come studiare questi legami non significhi buttare in naftalina reperti da osservare con distacco, ma possedere la propria storia e la propria identità per trarne vita, per trarne futuro.

Catanzaro ha reso omaggio ad Emilia Zinzi, più che con l'intitolazione di una via polverosa e secondaria, con l'intitolazione dell'Archivio storico comunale. E proprio il decennale è un'occasione per ricordare come Emilia Zinzi sia un colosso e la sua eredità culturale sia un patrimonio da valorizzare e di cui andare orgogliosi guardando al futuro, oggi più che mai.

Antonio Giglio, Consigliere comunale Capogruppo PSI-PSE – Vicepresidente Commissione consiliare Cultura 

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Scritto da Gianluca Teobaldo

Giornalista di InfoOggi

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