Politica

Catanzaro i quartieri. Di chi è la furba manina sullo sport cittadino?

CATANZARO, 16 GIU. - La furbizia non è mai stata una caratteristica apprezzabile, soprattutto quando questa emerge in modo disarmante nel comportamento politico, quello che determina, sempre, il valore di affidabilità e di responsabilità delle Istituzioni nel loro percorso amministrativo.

La famosa “manina” quella che nei giorni trascorsi ha seppellito nella polvere il valore, l’immagine e l’onorabilità politica del Consiglio Regionale, oggi sembra si sia trasferita a Catanzaro, giusto per continuare a perpetrare un danno enorme e ormai storico, negli ambiti dell’Amministrazione Municipale, con una particolare evidenza nel settore sport, dove ormai le macerie sono coperte dalla polvere del ridicolo…

L’odierna denuncia del presidente della commissione sport, Rosario Lostumbo, circa l’esistenza sul sito del comune del “bando delle associazioni sportive” - quello che doveva essere stato sospeso per una determinazione della stessa commissione per venire incontro alle evidenza che tutte le associazioni sportive avevano posto, unitamente ai vertici del CONI provinciali e regionale e della FIGC regionale – scrive i titoli di coda sull’azione politico-amministrativa dell’assessore Cavallaro, la cui leggiadria e la concretezza politica ed amministrativa è paragonabile a quella di un elefante intento a fare piroette in un negozio di cristalli!

Abbiamo più volte sottoposto all’attenzione del sindaco Sergio Abramo la pericolosità politica della danza di Cavallaro, ma oggi quando denunciato da Lostumbo, crediamo imporrà allo stesso sindaco di assumere le determinazioni necessarie, che sia pure in ritardo, impongono il ritiro di tutte le deleghe all’assessore Cavallaro, restituendo giustamente allo stesso la connotazione di comune cittadino.

Non c’è più un dato di confronto o di scontro politico con l’assessore Cavallaro da parte nostra, ci sminuirebbe confrontarci con il nulla politico e l’inconsistenza amministrativa che egli rappresenta, c’è invece la presa di coscienza purtroppo comune, che non possa esistere più una fiducia nei confronti dello stesso Cavallaro, non solo da parte della città tutta, delle associazioni sportive e soprattutto da quanti sono e restano componenti della commissione consiliare allo sport, che di fatto sono stati ingannati dall’assessore Cavallaro.

L’inganno politico, la manina ed il silenzio di Abramo, ci potrebbe far pensare che il “Cavallaro pensiero”, sia metodo condiviso dal sindaco in danno a tutto il mondo dello sport cittadino e dell’onorabilità della commissione consiliare sport.