CATANZARO, 23 APR. 2012 – Neanche 24 ore dalla vittoria all’ultimo respiro contro i cugini della Vigor Lamezia, ed ecco che i giallorossi sono già a lavoro per le ultime tre battaglie della stagione. In quest’articolo si vuole sottolineare l’attaccamento del patron Cosentino e di mister Cozza ai colori giallorossi.[MORE]
Chi ancora non aveva chiaro la voglia di Cosentino e co. nel portare in trionfo il Catanzaro, ieri in un modo o nell’altro se né dovuto convincere. Le lacrime di gioia e felicità mostrate da Cozza, Giampà e non solo, sono la dimostrazione di un gruppo compatto che ha superato un numero smisurato d’insidie, anche le più ardue da superare. Merito della grinta e determinazione di Cosentino (ora in Cina per lavoro, rientrerà l’1 maggio) e Cozza che non hanno mai mollato la presa su un Campionato tanto lungo quanto estenuante. Si sono dovuti oltrepassare ostacoli che a inizio stagione erano impensabili.
Arbitraggi che remano palesemente contro la squadra di Cosentino. L’apice di tutto si è raggiunto meno di una settimana fa in quel di Pagani (SA), dove persino gli addetti ai lavori e i giornalisti campani, hanno detto apertamente che il rigore concesso alla Paganese è stato un vero e proprio regalo. Giuseppe Cosentino non poteva scegliere trainer migliore di Ciccio Cozza per guidare la squadra alla promozione diretta in Prima Divisione. Cozza che sin dalla prima giornata ha fatto capire le sue intenzioni, a lui che il pareggio a Melfi (0-0) stava più che stretto.
E dunque sono proprio loro, Cosentino, Cozza, i calciatori e la società tutta, ad aver ridato una dignità ai tifosi giallorossi. Ad aver ridato un sogno nel quale credere ancora. Le parole del vice presidente giallorosso, Ambra Cosentino, erano proprio quello che volevano sentirsi dire i tifosi giallorossi, ovvero “vogliamo salire senza disputare i play-off”. Spareggi promozione che in tutta la Calabria (e non solo) sanno cosa vogliano dire per i colori giallorossi. Una corazzata alla quale nulla si può dire se non ringraziarli. Una squadra che a fine agosto non sapeva se avrebbe giocato in Serie D o in Seconda Divisione. Addirittura c’è voluta una sentenza del TNAS per far prevalere la ragione degli organi giallorossi sull’agguerrita Lega. Il campionato, prima di calare il sipario, vede ancora tre giornate da disputare e i giallorossi sono lì, con tre punti in meno del Perugia, due in più della Vigor Lamezia e una seconda posizione in classifica che al momento vale la promozione in Prima Divisione.
"Catanzaro, un cuor solo: Cosentino-Cozza", ritornando alla nostra copertina, è il titolo perfetto che rispecchia in pieno il connubio tra queste due figure che hanno fatto rinascere il calcio a Catanzaro. L'attaccamento al Catanzaro è subito dimostrato da diversi fattori. Il primo fattore importante è stato, prima di ricevere la risposta dal tifoso, mettere mano al portafoglio e rilevare una società a scatola chiusa e piena di debiti, scongiurando così la possibilità di ricevere dei punti di penalizzazione che a questo punto della stagione sarebbero stati fatali. Basti pensare, anche, al rammarico di patron e tecnico per una vittoria vista svanire alla fine, oppure per aver conquistato solo un pareggio e non l'intera posta in palio. Si vede sui loro volti la delusione per una partita persa e l'immensa gioia per aver portato a casa i tre punti.
E che dire di Cosentino? In ogni pre-partita, invece della consueta passerella di centrocampo per raggiungere la tribuna, il numero uno giallorosso passa sotto i settori gremiti di tifosi giallorossi per applaudirli, prima e dopo la gara. Non è da tutti i presidenti dimostrare quello che Cosentino dimostra ogni domenica (e non solo) a tutti i tifosi catanzaresi. Più che membri della società, Cosentino e Cozza, pare proprio che siano i primi due tifosi giallorossi.