Crotone, Longo: “Serve più qualità e umiltà per ritrovare la vittoria”
Il tecnico analizza la sconfitta di Cava e invita i suoi a reagire: “Non siamo più quelli dell’anno scorso, ma la strada la conosco”
Cava de’ Tirreni – Il Crotone esce sconfitto di misura dal “Simonetta Lamberti” contro la Cavese per 1-0. Una partita decisa da un episodio nei primi minuti, ma che ha messo in luce le difficoltà della squadra rossoblù nel concretizzare una netta supremazia territoriale. Nel post gara, Mister Lamberto Longo ha analizzato con lucidità la prestazione dei suoi uomini, sottolineando l’esigenza di ritrovare qualità, pazienza e umiltà.
Un match deciso da un episodio
“Non dovevamo farci trovare impreparati – ha esordito Longo –. Il gol è nato da un infortunio in mezzo al campo, con Di Pasquale e Gallo saltati nella transizione. Da lì, la Cavese ha impostato la partita come voleva, difendendo bassa e chiudendo tutti gli spazi. Non era facile ribaltarla, anche se il dominio territoriale è stato costante”.
Il tecnico ha poi riconosciuto l’impegno dei suoi ragazzi, ma anche la necessità di alzare il livello tecnico: “Abbiamo avuto diverse occasioni, ma non siamo stati capaci di incidere. Il possesso palla da solo non basta: serve più qualità negli ultimi 30 metri”.
Manovra prevedibile e blocchi chiusi: “Serve più dribbling e fantasia”
Rispondendo alle osservazioni sulla manovra offensiva, giudicata poco fluida e prevedibile, Longo ha spiegato:
“Quando trovi squadre che difendono con undici uomini negli ultimi 40 metri, se non hai giocatori capaci di saltare l’uomo diventa difficilissimo creare superiorità numerica. Non è una giustificazione, ma una constatazione. Guardate la Serie A: anche allenatori come Allegri lo dicono apertamente. In certe situazioni, più che la tattica, serve il colpo del singolo, la giocata che rompe l’equilibrio”.
Il Crotone ha faticato a trovare spazi contro un avversario chiuso e aggressivo, e il tecnico ha riconosciuto che la squadra deve crescere nella lettura delle situazioni e nella gestione della pressione.
“Dobbiamo essere meno borghesi e più umili”
Il tecnico pitagorico ha poi spostato l’attenzione sull’aspetto mentale e caratteriale:
“Probabilmente dobbiamo tornare a essere un po’ meno salottieri, meno borghesi nel gioco. Ci serve più umiltà, più fame. Dobbiamo saper battagliare nelle partite sporche, senza perdere la testa. Non posso rimproverare nulla in termini di impegno, ma serve qualcosa in più per far girare gli episodi dalla nostra parte”.
Longo ha ricordato anche i numeri: “Nelle ultime quattro partite abbiamo fatto sei gol e ne abbiamo subiti due, ma in entrambe le gare perse è bastato un solo episodio negativo. Questo vuol dire che la concentrazione deve rimanere alta per 90 minuti”.
Crescere nella qualità e sfruttare le occasioni
Il mister ha insistito sull’importanza di migliorare nella gestione dei momenti chiave:
“Dobbiamo essere bravi a sfruttare le poche occasioni che le altre squadre ti concedono, specie contro chi si chiude e riparte. La Cavese è una squadra che ha il merito di far giocare male gli avversari, e oggi ci è riuscita anche con noi. Abbiamo battuto quattordici piazzati e sette corner, ma siamo stati poco lucidi nella rifinitura”.
“So la strada, serve pazienza”
Nel finale, Longo ha voluto trasmettere fiducia all’ambiente:
“Capisco l’amarezza, ma dobbiamo avere pazienza. L’anno scorso, dopo dieci giornate, eravamo nelle ultime posizioni e poi siamo arrivati quarti, a un passo dal terzo posto e dai playoff. Quest’anno la squadra è rinnovata, ma il percorso lo conosco: serve compattezza, lavoro e la volontà di superare insieme le difficoltà”.