CENTHERBE: È uscito “SCHELETRI”, un album rock alternative, tra racconti di vita e chitarre potenti, che auspica il ritorno all’umanità

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È uscito “SCHELETRI” (Distribuzione: Altafonte), il nuovo album del cantautore toscano CENTHERBE, pubblicato come progetto indipendente.

CENTHERBE è un artista che sta rinnovando l’interesse per il rock alternativo in Italia, dal sound influenzato dall’energia e dalla sincerità della scena italiana ed internazionale degli anni ’90 e 2000, caratterizzata inoltre da testi profondi ed intimisti.

Un rocker e allo stesso tempo un cantautore poeta della parola, che racconta storie di vita, attraverso immagini vivide in cui l’ascoltatore si può riconoscere.

Dopo aver aperto i concerti di artisti come Cristiano Godano dei Marlene Kuntz e i Perturbazione, la pubblicazione dell’album “Natura Docet” e del brano “Godi a Metà” con Santino Cardamone, CENTHERBE torna con l’album “SCHELETRI”, anticipato dai singoli “Stabilità” e “Paziente Animale”, quest’ultimo inserito nella playlist editoriale di Spotify “ROCK ITALIA”.

“SCHELETRI” è un album di 12 brani, luminoso ed energico, che alterna pezzi più acustici e dalle sfumature folk, come “LSD”, “Luci Buone” e “Pioggia Di Sale”, a brani rock alternative come “Tra le Candele”, “Stabilità” e “Paziente Animale”, caratterizzati da batterie potenti, scintillanti chitarre ruvide e da linee di basso accattivanti ed esplosive.

“SCHELETRI” è un album che porta il Italia il sound rock alternative di band come Pixies e The Breeders, senza dimenticare la poesia del cantautorato italiano.

Quello di CENTHERBE è un lavoro nel quale si respira una piacevole malinconia, tra brani ispirati a figure femminili, viste come dee, anche nella loro umanità e quotidianità come in “LSD” e “Marea”, a brani come “Paziente Animale”, in cui si auspica un ritorno all’essenza naturale, all’umanità presente in ognuno di noi, a brani molto intimi come “Pioggia di Sale”, in cui l’artista racconta della mancanza di una persona cara attraverso piccoli ricordi e “Lo Specchio”, sul dolore dell’incomunicabilità all’interno di una relazione.

L’album si chiude con “Gaza”, un brano strumentale tra rock alternative e grunge, dedicato alle vittime palestinesi, che esprime il dolore e la crudeltà di ogni guerra.

CENTHERBE, come nella copertina dell’album ispirata alla cultura messicana, esorcizza la morte, alla ricerca della bellezza nelle piccole cose e nei rapporti umani.

 

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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