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Come indica il nome, quello denominato “A/B Testing”, vuole essere un processo di test attraverso cui si vanno “confrontare” due possibili soluzioni, una denominata “A” ed una denominata “B”.
Questa accezione generica potrebbe essere applicata a qualsiasi campo lavorativo e non solo al marketing.
In realtà però è proprio dall’ambito commerciale che nasce questa espressione, con l’intenzione di definire un processo di valutazione delle strategie promozionali attraverso una valutazione oggettiva delle possibili soluzioni prima che esse vengano messe in campo.
In particolare il concetto di “A/B Testing” è di strettissima attualità quando si parla di email marketing. È infatti questo un passo preliminare da compiere prima di intraprendere una nuova campagna promozionale tramite newsletter.
L’A/B testing nell’email marketing viene usato per determinare quale sia la scelta più efficace (dove per efficacia si intende la probabilità che chi riceve l’email clicchi sul componente) per la definizione dell’oggetto, delle immagini, dei testi, dei form, dei pulsanti ed in generale di tutto il layout.
Come avviene questa definizione? Si procede per passi. Si prende un sottoinsieme del proprio database di possibili destinatari di newsletter che verrà utilizzato come “campione esplorativo” per definire la forma migliore di messaggio da inviare.
Si inizia a testare due possibili soluzioni, A e B, ad esempio un messaggio che inizia con un banner orizzontale linkabile ed uno che ha lo stesso banner posizionato a destra come colonna. Si inviano le due possibili soluzioni, in contemporanea, a due sottoinsiemi diversi di destinatari e si misurano le performance in termini di click, tempi di risposta e conversioni sulla landing page.
Si procede così anche per le altre componenti del messaggio di cui si vuole testare l’efficacia finché si hanno ognuno degli elementi per definire il contenuto definitivo da inviare a tutto il database della newsletter, e si da così il via alla campagna di marketing vera e propria.[MORE]
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