Cinque fermi per la bimba ferita nella sparatoria a Napoli
Cronaca Lazio

Cinque fermi per la bimba ferita nella sparatoria a Napoli

sabato 14 gennaio, 2017

NAPOLI, 14 GENNAIO - La polizia ha identificato e fermato gli autori della sparatoria verificatasi nel mercato di Forcella a Napoli il 4 gennaio scorso, dove rimasero feriti una bambina di 10 anni e tre ambulanti senegalesi. [MORE]

I provvedimenti di fermo eseguiti dalla squadra mobile di Napoli sono stati firmati dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea De Falco e Woodcock e riguardano i presunti responsabili del tentativo di omicidio e del ferimento di quattro extracomunitari e della bambina di 10 anni. Al momento, secondo quanto comunica la Polizia di Stato sull’account ufficiale del social network Twitter, i risultati investigativi relativi alla sparatoria al mercato di Forcella, sono di due persone in carcere e due agli arresti domiciliari, mentre una risulta ancora ricercata.

In carcere sono finiti Gennaro Cozzolino, 39 anni e Valerio Lambiase, 28 anni, vicini al clan dei Mazzarella. Cozzolino è considerato colui che materialmente ha esploso i colpi d’arma da fuoco che hanno ferito i cittadini senegalesi e la bambina, mentre Lambiase durante l’aggressione era armato di una mazza da baseball. Le accuse sono molteplici: lesioni personali aggravate, estorsione, tentata estorsione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, reati aggravati dal metodo mafioso con l’obiettivo di realizzare scopi criminali e favorire l'organizzazione camorristica dei Mazzarella da tempo operativa nella zona centrale della città.

Pare che il raid del 4 gennaio sia stato organizzato dal clan Mazzarella con l’intenzione di colpire un cittadino senegalese, venditore ambulante per vivere, ritenuto colpevole di non aver versato la somma di venti euro a titolo di estorsione imposta dalla camorra ad ogni ambulante del mercato per poter tenere aperta liberamente la propria attività. Sembra che al raid abbiano partecipato anche due venditori ambulanti italiani, muniti di mazze di ferro, convinti dai membri del clan Mazzarella di essere defraudati dai commercianti senegalesi che applicavano un prezzo più basso ai clienti. Per questa ragione i venditori ambulanti del mercato, benché sia stato accertato non facciano parte del clan, sono stati fermati: si tratta di Luciano Rippa, 33 anni e Gennaro Vicedomine , 25 anni.

Nella zona dove è avvenuta la sparatoria il clan Mazzarella sta tentando di sottrarre il controllo alla cosiddetta “paranza dei bambini”, bande criminali organizzate da adolescenti che fanno della criminalità la loro forza e delle armi il loro scudo, prima di attaccare ancora.

Fonte immagine quotidiano.net

Claudia Cavaliere


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