Cittadini in rivolta contro la Regione Liguria: "troppe spese a nostro carico"
Politica Liguria

Cittadini in rivolta contro la Regione Liguria: "troppe spese a nostro carico"

lunedì 7 luglio, 2014

GENOVA, 07 LUGLIO 2014 - Senza dubbio nel bel paese c’è uno scontento generale, da Nord a Sud, con continue lamentele per l’inefficienza delle amministrazioni locali e le lente burocrazie. Ma qualcheduno è passato dalle parole ai fatti. Infatti propriamente originali i cittadini liguri che con l’ausilio e l’utilizzo di Facebook hanno creato una pagina dal titolo “Burlando dimissioni subito-Petizione online”.

Nella stessa oltre aver raccolto in pochissimo tempo tanti consensi, primeggia una lettera dal contenuto esplicito e diretto contro gli alti funzionari che gestiscono appunto la Regione Liguria e chiedendone le dimissioni.[MORE]

Precisamente sul social network scritto in forma forte e chiara tal caratteri: “Il Consiglio Regionale della Liguria di cui lei è Presidente ormai non rappresenta più la maggioranza dei cittadini liguri. Risultano arrestati e indagati vari consiglieri per uso improprio dei fondi pubblici e sono coinvolti per questo tutti i gruppi consiliari. Con questi ripetuti scandali i componenti della sua giunta hanno dimostrato l’assoluto disprezzo verso la carica pubblica che ricoprono e verso i cittadini tutti. Gli stessi cittadini ai quali invece sono stati richiesti in questi anni sacrifici, diminuzione di servizi, tagli, aumento delle addizionali Irpef adducendo ad una cronica mancanza di risorse. Risorse invece che regolarmente sono state trovate per pagarsi gli esosi stipendi, per finanziare i propri gruppi politici e i usare i relativi fondi nel modo vergognoso come sta accertando la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti. Da una parte ci siete Voi e dall’altra parte c’è una regione che sta piano piano morendo. Sono 57 mila le famiglie liguri che vivono al di sotto della soglia di povertà assoluta. Più di 135mila famiglie vivono invece in stato di ‘deprivazione’: pur riuscendo ad acquistare lo stretto necessario per sopravvivere, devono rinunciare a servizi come cure mediche preventive o visite dentistiche. Il tasso di disoccupazione giovanile risulta oltre il 30%. Dal 2007 al 2012 è raddoppiato il numero di beneficiari di indennità e mobilità (da 1080 a 2262), triplicato quello dei beneficiari di indennità di disoccupazione (da 5558 a 14295) quadruplicate le ore di cassa integrazione e nel complesso sono stati persi 32 mila posti di lavoro. Il raffronto è indecente, tra chi vive sulla propria pelle la crisi economica e tra chi vive spendendo allegramente soldi pubblici. E questo un cittadino consapevole non lo può tollerare. Per tutto questo le chiediamo di dimettersi”.

Insomma una vera e propria “dichiarazione di guerra”, i tanti abitanti della regione ligure si dicono pronti ad andare avanti nella loro battaglia.

(fonte: www.genova24.it)

Rosalba Capasso


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