Clima, scatta l'allarme siccità. Danni fino a 100 milioni di euro
Economia Valle d'Aosta

Clima, scatta l'allarme siccità. Danni fino a 100 milioni di euro

lunedì 24 aprile, 2017

ROMA, 24 APRILE – Scatta l’allarme siccità in Italia con le precipitazioni che ad aprile sono quasi dimezzate, inferiori del 47,4% rispetto alla media, diminuite addirittura del 72,3% al nord, non solo provocando la peggiore crisi idrica da un decennio, ma causando anche danni fino a 100 milioni di euro.[MORE]

Danni ai vigneti La primavera infatti ha portato con sé il gelo anziché la pioggia, con effetti devastanti su vigneti, frutteti e ortaggi lungo tutta la Penisola. In Val d'Aosta a risentirne sono i vini Blanc de Morgex e de La Salle; in Lombardia sono stati danneggiati i vigneti della Valtellina e a quelli di Grumello, Franconia e Marzemino; in Piemonte si registrano problemi a grandi vini come il Gattinara e il Ghemme; in Veneto con 70-80% di perdita del raccolto di Merlot, Cabernet, con devastazioni delle viti di Pinot grigio e bianco, Prosecco e Chardonnay a Vicenza e prevedibili cali di produzione di Glera, Moscato giallo e Raboso sui Colli Euganei, dell'Emilia-Romagna, della Toscana, della Campania e della Sardegna. Colpiti anche i frutteti e le coltivazioni orticole all'aperto.


Questo è quanto emerge da un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di aprile dopo che il taglio delle precipitazioni era stato del 53% a marzo. La situazione di difficoltà – si legge - è visibile dallo stato di magra del fiume Po che al Ponte della Becca è sceso ad un livello idrometrico di appena -2,62 metri, lo stesso di inizio agosto dello scorso anno.

Le precipitazioni in Italia - sottolinea l’organizzazione agricola- sono risultate sotto la media lungo tutto l'inverno con un picco negativo a dicembre (-67%). Il risultato è una crisi idrica dalla Lombardia all'Emilia fino in Veneto dove è stato dichiarato lo stato di crisi idrica su tutto il territorio regionale e l'Alto Adige ha deciso di svuotare parzialmente i bacini di raccolta delle dighe idroelettriche per aumentare la portata dell'Adige.

 

Maria Azzarello

credit:www.inmontichiarinews.it


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