Conferenza di fine anno, Renzi sul 2015: "L'Italia ce la farà"
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Conferenza di fine anno, Renzi sul 2015: "L'Italia ce la farà"

martedì 30 dicembre, 2014

ROMA, 30 GENNAIO 2014 – Il premier Matteo Renzi risponde alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di fine anno, e con la solita grinta guarda al futuro del Paese e spiega che si andrà al voto nel 2018, perché "a me conviene sempre andare alle elezioni, ma all'Italia no". Due che le parole che per il presidente del consiglio caratterizzeranno il nuovo anno: ‘grinta’ e ‘l’Italia ce la farà’.

Durante l’incontro con i giornalisti, come è ovvio, c’è spazio per le operazioni di salvataggio del traghetto italiano andato a fuoco; per la paura dell'effetto contagio dalla Grecia all'Italia che egli esclude; poi ancora difende le riforme e la legittimazione di Silvio Berlusconi di "stare al tavolo", perché è stato votato da milioni di persone e Forza Italia senza lui non esiste; sulla riforma del lavoro dice che "siamo al derby ideologico costante" e specifica: "ho chiesto di togliere il riferimento al pubblico impiego dal Jobs Act.

A proposito del pubblico impiego spiega “Il tema sarà affrontato con il decreto Madia” ma per quanto lo riguarda dice: “Non sono d’accordo con un titolo che indicasse che sono d’accordo ad estendere il Jobs act al Pubblico impiego”. Poi continua: “Alla domanda se sia giusto licenziare chi nella Pa ruba o si assenta in modo vergognoso, la risposta è sì”. Sull’ipotesi di tornata referendaria sul Jobs Act, annunciato dalla sinistra del Pd, Matteo Renzi si dice tranquillo: “Prima si farà il referendum costituzionale”. [MORE]

C’è spazio ancora per altri argomenti. Il premier quindi conferma gli obiettivi del Governo per la spending review; ma quando gli è chiesto qualcosa sulla nomina del nuovo presidente della Repubblica si rifiuta di giocare al totonomine. "Quando arriverà il momento – ha spiegato - saremo nelle condizioni di esprimere un nome attorno al quale si coaguli la maggioranza prevista dalla costituzione e l'affetto di tutti gli italiani", ma sia chiaro che questo "non è un voto di fiducia sulla maggioranza".

Spiega ancora che "i gufi sono coloro che parlano male dell'Italia" e non del Governo, e sulla corruzione è fermo: "gli sconti si fanno al supermercato e non ai corrotti". Infine conclude: “"Mi sento un po' come Al Pacino in 'Ogni maledetta domenica', dove il coach dice ai suoi che ce la possono fare. Noi stiamo dicendo agli italiani che l'Italia ce la può fare, che la squadra ce la può fare, ogni centimetro è importante", osserva il presidente del Consiglio che torna anche sul tema Europa: "Il partito degli euroscettici crescerà se non cambiamo l'Europa e si prenderà Paesi dalla grande, grande tradizione europea".

(foto dal sito www.ilvelino.it)

Michela Franzone
 


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