Coppia dell'acido, Cassazione conferma adottabilità figlio di Martina Levato e Alexander Boettcher
Cronaca Lombardia

Coppia dell'acido, Cassazione conferma adottabilità figlio di Martina Levato e Alexander Boettcher

venerdì 19 gennaio, 2018

MILANO, 19 GENNAIO - Il figlio di Martina Levato e Alexander Boettcher è adottabile e crescerà lontano dai genitori, condannati a pene ventennali per i blitz con l’acido. La decisione è diventata definitiva questa mattina, dopo la pronuncia della Cassazione che ha valutato e respinto i ricorsi presentati dall’ex studentessa, dall’ex broker e dai loro genitori. [MORE]

La Suprema Corte è dunque andata contro la tesi del sostituto pg Francesca Ceriani, che aveva chiesto che il bambino venisse affidato ai nonni materni. "I figli non si tolgono nemmeno ai mafiosi – aveva detto in udienza - perché ogni bambino ha diritto a crescere nella famiglia dove è nato".

Il bambino è nato nell'agosto 2015 quando Levato era già detenuta. Nell'udienza svolta lo scorso 30 novembre, invece, il sostituto pg della Suprema Corte Francesca Cerone aveva chiesto che il bambino venisse affidato ai nonni materni.

Il bambino si trova attualmente presso una famiglia in condizione di pre-affido dopo la lunghissima battaglia legale sul suo affidamento iniziata nel giorno in cui è venuto alla luce. Entrambi i genitori dovranno scontare oltre vent’anni di reclusione. Solo due giorni fa sempre la Cassazione aveva respinto il ricorso di Alexander Boettcher e confermato la condanna a 14 anni nell'agguato a Pietro Barbini, ritenendolo l'ideatore anche se il lancio materiale del liquido corrosivo lo ha compiuto la Levato che ha avuto 12 anni.

Il Comune di Milano, che ha avuto in affido il bambino, aveva chiesto di respingere la richiesta di adottabilità da parte dei nonni del piccolo: "Rispettiamo le figure di questi nonni - aveva detto il legale rappresentante del sindaco Sala - ma l'impegno che vogliono assumersi è sproporzionato alle loro forze, al divario di età, alla durata pesante della pena alla quale sono stati condannati i genitori del bambino che non potranno quindi subentrare presto ai nonni, e al fatto che le aggressioni con l'acido che hanno compiuto denotano un totale deficit di senso civico che può certo essere colmato, ma solo attraverso un processo lungo e dall'esito incerto".

 

Giuseppe Sanzi

(fonte immagine Infooggi.it)

 


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