COSENZA, 7 APRILE 2014 – Tragedia a Scalea, nella provincia di Cosenza, dove il settantacinquenne Giuseppe Ronco è stato ucciso dalla compagna sessantanovenne, con la quale conduceva da anni una burrascosa relazione sentimentale.
Gli inquirenti sono stati allertati dalla stessa donna e, giunti sul luogo del delitto, hanno sfondato la porta con l’aiuto dei vigili del fuoco e trovato il cadavere dell’uomo riverso in una pozza di sangue, con numerose ferite provocate da un’arma da taglio e inferte nella zona fra il collo e l’addome.
Sul caso lavorano gli investigatori della compagnia di Scalea e del comando provinciale dei carabinieri che, dopo aver visionato il cadavere dell’uomo, hanno immediatamente rintracciato l’assassina sessantanovenne, che risiede in un’altra abitazione nello stesso parco della vittima. La donna è stata trovata in stato di choc e con il coltello insanguinato abbandonato sul comodino. Condotta in caserma, ha immediatamente ammesso di aver ucciso l’uomo e di aver poi tentato il suicidio, ingerendo alcune pillole e provando a tagliarsi le vene.[MORE]
Stando alle sue dichiarazioni, alla base del folle gesto ci sarebbero una serie di problemi di coppia e la mancanza di complimenti ricevuti da parte dell’uomo. La relazione fra i due era da tempo burrascosa ed instabile: già nel 2011, infatti, erano state allertate le forze dell’ordine per un’aggressione avvenuta all’interno della coppia.
(fonte www.adnkronoss.com; www.ilmattino.it)
(foto www.reteabruzzo.com)
Elisa Lepone