Economia

Crack Criptovalute, evaporati i soldi di clienti investitori: Bitcoin ai minimi dal 2020, ecco cosa succede

Crack Criptovalute evaporati i soldi di clienti investitori: Bitcoin ai minimi dal 2020, ecco cosa succede Crolla in 10 giorni FTX, la terza piattaforma di scambio di criptovalute al mondo per volumi

La FTX passa da una valutazione di 32 miliardi di dollari all'insolvenza, probabilmente evaporati i soldi di clienti ed investitori

In un anno difficile per le criptovalute, oggi è arrivata la notizia che FTX, la piattaforma di scambio di criptovalute, ha dichiarato bancarotta, appellandosi al capitolo 11 delle norme statunitensi sulle aziende in fallimento. Tutto è successo in meno di 10 giorni, fino ad allora FTX era la terza crypto-exchange al mondo in quanto a volumi, con una valutazione di 32 miliardi di dollari, oggi chi ha messo i soldi nella piattaforma o nel token da essa emesso, l’FTT, rischia di non vedere più niente indietro.

Nel 2022 è già il terzo crash nel mondo crypto, dopo il crollo della stablecoin Terra a maggio e la bancarotta della società di prestiti in criptovalute Celsius, che aveva quasi 1,8 milioni di utenti, a luglio. Naturalmente anche la regina delle criptomonete, il Bitcoin, ha subito le ripercussioni delle vicissitudini di FTX e la sua quotazione è crollata sotto i 16.500 dollari, il minimo storico dal 2020.

Fino a questa mattina Sam Bankman-Fried, fondatore e CEO della società aveva sperato nell’intervento di un “cavaliere bianco” che pompando soldi nella società riuscisse a salvarla all’ultimo momento, ma non è avvenuto e oggi, con un tweet, ha annunciato la bancarotta e le dimissioni del CEO.

Gli ultimi 10 giorni

Il 2 novembre trapela la notizia che la Alameda Research, la società di trading di Samuel Bankman-Fried abbia un debito di 8 miliardi di dollari, garantito proprio dagli FTT, i token emessi dalla piattaforma FTX. Changpeng Zhao, ex socio di Bankman-Fried e fondatore e ceo di Binance, la più grande exchange di bitcoin e altcoin al mondo per volume, mette in vendita 500 milioni di dollari di FTT dal suo portafoglio. Gli FTT crollano, i clienti di FTX corrono a prelevare i soldi dai conti e la società precipita.

A quel punto FTX blocca i conti ed i prelievi e Samuel Bankman-Fried cerca aiuto proprio nel rivale ex-socio Changpeng Zhao, che inizialmente sembra accettare ma poi si rifiuta di comprare la FTX.

Bankman-Fied spera nell’arrivo di qualche altro salvatore fino ad oggi, ma evidentemente non arriva e il Ceo si dimette definitivamente.

Mancanza di controllo

A farne le spese adesso saranno i clienti e soci della FTX che probabilmente vedranno evaporati i fondi investiti nella piattaforma. Molti esperti ritengono che il mercato legato alle valute digitali abbia proprio il problema di non essere legato ai meccanismi di controllo della finanza tradizionale. Le banche tradizionali infatti possono garantire al cliente la salvaguardia di una parte o di tutta la somma investita mentre nel mercato cripto ciò non avviene. (RaiNews)

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