Politica

Crisi al Sant’Anna Hospital: dichiarazioni di Bosco e Iemma sulla liquidazione giudiziale e l'Impegno per la tutela dei lavoratori

Apertura liquidazione giudiziale Sant’anna Hospital / Bosco e Iemma: “sconfessate le rassicurazioni della proprietà, fare tutto il possibile per tutelare lavoratori e il futuro della struttura”

Dichiarazione del Presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco e della vicesindaco Giusy Iemma

“L’apertura della liquidazione giudiziale nei confronti della proprietà del Sant’anna Hospital segna una pagina sconfortante e, per certi versi, inattesa a dispetto delle rassicurazioni che erano pervenute dalla stessa società negli scorsi mesi. 

L’amministrazione comunale ha voluto stare al fianco dei lavoratori in questo lungo e complesso percorso che, a detta dei vertici aziendali anche dinanzi alle rappresentative sindacali, avrebbe dovuto portare alla riattivazione dei servizi di assistenza sanitaria e al rilancio occupazionale. 

Eppure, oggi ci troviamo davanti all’avvio della procedura fallimentare, constatata la grave esposizione debitoria della proprietà che, per lungo tempo, non ha evidentemente fornito le adeguate garanzie documentali che avrebbero potuto scongiurare questo esito.


Ci avevamo messo la faccia prima, dichiarando il nostro ottimismo verso la ripresa di un presidio sanitario fondamentale come il Sant’Anna, e ora non possiamo che esprimere l’amarezza e tutto il rammarico per come la situazione è precipitata negativamente sul finire dell’anno. 

Da rappresentanti istituzionali, non possiamo girarci dall’altra parte, quando in mezzo c’è il destino di tanti lavoratori e famiglie che nutrivano aspettative per l’apertura di una nuova fase del Sant’Anna e che ora si sentono traditi. L’amministrazione comunale in questa vicenda, non avendo competenze, ha potuto limitarsi ad affiancare i dipendenti e sollecitare la proprietà ad assicurare un effettivo risanamento aziendale.


Non resta che rafforzare l’azione congiunta con le sigle sindacali per fare tutto ciò che è possibile per salvaguardare non solo i diritti dei lavoratori, valutando se esistono i margini per garantire una ricollocazione del personale presso altre strutture equiparabili. 

Dobbiamo impegnarci tutti affinché i catanzaresi possano continuare ad accedere alle cure erogate dal Sant’Anna che è stato, a lungo, un prestigioso ed autorevole riferimento per la salute, in grado di garantire anche un notevole indotto economico per tutta la regione”.