Crisi, allarme suicidi: le colpe del sistema politico

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MESSINA, 11 MAGGIO 2012 -  Sembra senza freno la mattanza degli imprenditori, che incapaci di affrontare lo tsunami fiscale, decidono di suicidarsi. Mentre i politici provano a fare il gioco dello scarica-responsabiltà, la pazienza degli Italiani potrebbe esaurirsi, giungendo ad un punto di non ritorno; con conseguenze non preventivabili sul piano dello scontro sociale.[MORE]

Dopo il fallimento della partitocrazia, conclamato dalla corruzione dilagante che ha interessato la quasi totalità delle forze politiche italiane, l’obiettivo principale dell’attuale classe dirigente è quello di tutelare ad oltranza la propria casta. Tutto ciò accade in perfetta armonia e coordinazione con gli interessi delle grandi lobby bancarie. Credere che esistano ancora divisioni politiche significa illudersi, destra e sinistra rappresentano, oggi più che mai, due facce della stessa medaglia.

Ciò che colpisce maggiormente è lo scaricabarile delle responsabilità tra l’attuale esecutivo tecnico e il precedente governo di centro-destra. Questi atteggiamenti denotano una viltà manifesta: nessuno vuole assumersi la responsabilità del fallimento del sistema Italia. Come se non bastasse qualche eminenza arriva addirittura ad affermare che le colpe sono anche dei cittadini; e forse ha ragione. Gli Italiani hanno un’immensa responsabilità che grava su di loro: la troppa tolleranza nei confronti dei politici nostrani. L’italiano medio appare rinunciatario, rassegnato al proprio destino e alla propria miseria.

Forse è giunta l’ora di un cambiamento radicale che dovrebbe materializzarsi nell’azzeramento dell’attuale classe politica. Occorre uno strappo al sistema, come unico strumento necessario per avviare una vera svolta nel Belpaese. Fosse anche una rivoluzione, ma non è più concepibile assistere inermi alla dilapidazione dei nostri risparmi per mantenere un manipolo di politici corrotti e collusi quanto incapaci. Lasciar correre, nella speranza che i lumi della ragione facciano rinsavire i nostri parlamentari, è pura utopia.

Fabrizio Vinci ilmarenero.blogspot.it/

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Scritto da Fabrizio Vinci

Giornalista di InfoOggi

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