Politica

Crisi di Governo, atto secondo

ROMA, 23 Agosto - Ci si sta preparando, forse, alla formazione di un nuovo Governo a trazione 5stelle-Pd?

 Secondo le dichiarazioni dei leader delle due fazioni politiche, sopra citate, sembrerebbe proprio di sì. Alle 17, circa, si e' concluso l'incontro tra i pentastellati e i Dem, che all'uscita di Montecitorio, si sono concessi alla stampa, in un'aura abbastanza rilassata e positiva. Il concetto che lascia sperare ad una possibile collaborazione tra gli storici rivali è "Nulla è insormontabile", una frase espressa da entrambe le parti.

 C'è stata un'ampia convergenza tra i capigruppo del M5s con i vice, e cioè Francesco D’UvaStefano Patuanelli, Francesco Silvestri e Gianluca Perilli e i capigruppo Dem Andrea Marcucci e Graziano Delrio, più i vicesegretari Andrea Orlando Paola De Micheli. -"C'è un lavoro molto serio da fare sulla legge di bilancio, sulle priorità", afferma Delrio. Il partito di Zingaretti ha posto una sola condizione imprescindibile al tavolo, che per i grillini, questa sia l'unica interlocuzione, un taglio netto quindi con la Lega e company. Anche i 5Stelle, dalle dichiarazioni  di D'Uva, parlano di "clima costruttivo". Il M5S, d'altro canto, ha ribadito sul tavolo il taglio dei 345 parlamentari,  punto fondamentale.

 Dall'evoluzione di questo incontro, si auspicherebbe che martedì, passando per Mattarella, si possa accedere direttamente al voto di fiducia e dare vita al nuovo esecutivo. L'interrogativo che più incuriosisce riguarda la figura del nuovo Presidente del Consiglio, chi sarà l'uomo sul quale si concentrerà la non semplice funzione di "legante" tra 5Stelle e Pd? Un'unione, quella che sembrerebbe si stia creando, che era già nell'aria 18 mesi or sono, poi svanita come una bolla di sapone, per protagonismi individuali, dei quali il bel Paese non necessita. Zingaretti dice di no ad un Conte bis.

 Intanto Matteo Salvini, dal suo profilo fb colpisce ancora, -"Un governo Pd - M5s sta facendo rabbrividire cittadini e imprenditori: qualcuno sta pensando di riportare al governo chi gli italiani hanno cacciato dalla porta. Le vie del Signore e della Lega sono infinite: rivedere al governo le Boschi e i Renzi no, c'è un minimo di dignità da preservare".

 Il Governo giallo-verde, nato come il Governo del cambiamento, in un anno e mezzo una sorta di  cambiamento lo ha realizzato ponendo giù dal palcoscenico piu' di un politico uscente, donna o uomo che sia, senza nessuna distinzione e per qualche oscuro motivo, per ora, anche i nuovi occupanti delle "poltrone bollenti", nel pieno del loro potere e delle proprie facoltà mentali, si starebbero dirigendo dietro le quinte. L'estate continua.

Laura Fantini

fonte immagine fanpage.it