MILANO, 10 GIUGNO 2012- Alla fine, nel braccio di ferro tra l'Ue e la Spagna, quest'ultima ha dovuto cede alle pressioni dei partner europei e dei mercati finanziari, chiedendo un aiuto al fine di ricapitalizzare le proprie banche. Così, domani, come ha annunciato il ministro delle Finanze Luis De Guindos in una conferenza stampa a Madrid, a seguito della riunione dell'Eurogruppo sulla crisi spagnola, il governo spagnolo si rivolgerà ai membri dell'eurozona per chiedere un pacchetto di aiuti finanziari per il suo sistema bancario.
Tuttavia, il ministro in conferenza ha voluto precisare che si tratta di "un aiuto finanziario, che non ha nulla a che vedere con un pacchetto di salvataggio, assolutamente nulla a che vedere". Lo sostiene con forza, De Guindos, dato che per il governo di Mariano Rajoy il "rescate", salvataggio, e' diventata una sorta di tabu', poichè induce gli spagnoli a pensare alle tristi vicende che vedono protagoniste la Grecia, Portogallo e Irlanda.
Comunque sia, per la Spagna, la prima dei principali paesi dell'eurozona a dover chiedere gli aiuti finanziari, nonchè la quarta economia Ue, la situazione ha radici diverse, visto che questa deriva dalla sofferenza del sistema bancario, non dal debito pubblico. Sottolinea il ministro del Bilancio Cristobal Montoro, "I men in black - riferendosi alla cosiddetta troika rappresentanti di Commissione Europea, Bce e Fmi- non arriveranno in Spagna". E, come ha sottolineato El Mundo, "la Spagna ha ottenuto un aiuto, non deve essere legato a condizioni umiliati o al cedimento di sovranita', il nostro paese non e' la Grecia". [MORE]
A tale richiesta della Spagna, l'Eurogruppo, ha replicato in una nota di sostenere "gli sforzi delle autorita' spagnole per affrontare in modo risoluto la ristrutturazione del suo settore finanziario ed accoglie con favore l'intenzione di chiedere a questo scopo assistenza finanziaria ai Paesi membri dell'area euro".
Nello specifico, "Il prestito sara' di ampiezza tale da rappresentare una protezione efficace in grado di coprire tutte le possibili richieste di capitale" stimate con gli stress test che le autorita' ha commissione a revisori internazionali e indipendenti. In ogni caso, la cifra del prestito dovra' coprire i requisiti stimali di capitale, con un margine di sicurezza aggiuntivo, arrivando fino ad un totale di 100 miliardi di euro", precisa la nota. Una volta che il Governo spagnolo sottoporrà la richiesta formale, "sara' fornita una valutazione da parte della Commissione europea, in collegamento con la Bce, l'Eba e l'Fmi, insieme ad una proposta per la necessaria politica di condizionalita' per il settore finanziario che sempre accompagna l'assistenza".
Inoltre, la nota evidenzia che sara' il Frob, il Fondo per la ristrutturazione ordinata bancaria, che "agira' come agente del governo spagnolo, ricevendo i fondi e trasferendoli alle istituzioni finanziarie coinvolte", anche se sara' il governo spagnolo a "mantenere la piena responsabilita' dell'assistenza finanziaria".
Evidenziando che Madrid ha gia' posto in essere "significative riforme fiscali e del mercato del lavoro e misure per rafforzare il capitale delle banche", l'Eurogruppo dice di essere "fiducioso che la Spagna rispettera' i suoi impegni in base alla procedura di deficit eccessivo e per quanto riguarda le riforme strutturali, la correzione degli squilibri macroeconomici: progressi in queste aree saranno regolarmente valutati anche parallelamente all'assistenza finanziaria".
Infine, la nota chiarisce che, al momento, l'assistenza finanziaria non sarà subordinato ad un piano di austeità ma, "la condizionalita' degli aiuti dovra' essere concentrata sulle riforme specifiche del settore finanziario, inclusi i piani di ristrutturazione in linee con le regole sugli aiuti di Stato Ue e le riforme strutturali del settore finanziario interno. Invitiamo il Fondo monetario internazionale a sostenere l'attuazione ed il monitoraggio dell'assistenza finanziaria con rapporti regolari".
E nella nota congiunta del presidente della Commissione europea Jose Manuel Durao Barroso e del commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn, si legge, "Grazie alla profonda ristrutturazione del sistema bancario, insieme "alla determinazione" nell'attuare le riforme stutturali ed il consolidamento dei conti pubblici, siamo certi che la Spagna riconquistera' gradualmente la fiducia degli investitori e dei mercati e creera' le condizioni per tornare alla crescita sostenibile ed alla creazione di posti di lavoro".
Positiva la reazione del Fondo monetario e del G7, che vede nel piano "un importante progresso verso una più rilevante unione finanziaria e fiscale nell'Unione Europea".
(Fonte: Ansa, Adnkronos)