Crisi libica: la Casa Bianca blocca la nomina di un palestinese come inviato Onu
Estero Calabria

Crisi libica: la Casa Bianca blocca la nomina di un palestinese come inviato Onu

sabato 11 febbraio, 2017

REGGIO CALABRIA, 11 FEBBRAIO 2017 - La linea dura pro Israele del neo Presidente Donald Trump inizia a sortire i suoi effetti. Gli Stati Uniti d'America hanno posto il veto sulla nomina dell'ex premier palestinese Salam Fayad a nuovo inviato per la Libia, bloccandone l'iter di investitura all'Onu. [MORE]

Gli Usa hanno bloccato la nomina dell'ex premier palestinese Salam Fayad come nuovo inviato dell'Onu per la Libia.

L'ambasciatrice statunitense, Nikki Haley, il cui mandato è cominciato il 27 gennaio, ha sottolineato che le Nazioni Unite sono state "per troppo tempo sbilanciate a favore dell'Autorità nazionale palestinese a discapito dei nostri alleati in Israele".

Haley si è detta anche "delusa" dalla scelta del segretario generale, Antonio Guterres, per la persona scelta per il delicato incarico, mettendo definitivamente la parola fine sulle voci che circolavano da alcuni giorni in merito alla scelta di Fayad.

La diplomatica ha ricordato che il suo Paese "non riconosce attualmente uno Stato palestinese e non è favorevole al segnale che questa nomina invierebbe in seno alle Nazioni Unite". "Andando avanti, gli Usa -ha aggiunto- agiranno, non solo parleranno in appoggio dei nostri alleati".

La polemica è scoppiata dopo che il Segretario Generale dell'Onu ha informato, con una missiva, il Consiglio di Sicurezza circa la sua intenzione di nominare Fayad in sostituzione del tedesco Martin Kobler, il cui mandato termina quest'anno. Una decisione che però non è mai stata resa pubblica e, dopo le parole di Haley, probabilmente non lo sarà mai.

La posizione americana è stata accolta con estremo favore da Israele, che ha fatto notare il cambio di passo rispetto all'era Obama. "Questo e' l'inizio di una nuova era nell'Onu, in cui gli Usa sono fermamente con Israele contro qualunque tentativo di danneggiare lo Stato ebraico", ha commentato in un comunicato l'ambasciatore israeliano, Danny Danon.

Daniele Basili

immagine da postandcourier.com


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