Cutro, crisi senza precedenti: Consiglio comunale verso lo scioglimento. Il sindaco Ceraso perde la maggioranza
CUTRO (CROTONE) – A Cutro è in corso un vero e proprio terremoto politico. L’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Ceraso, in carica dal 2022, non ha più i numeri per governare: il Consiglio comunale si è ridotto a soli 7 membri su 16, ben al di sotto della soglia minima prevista dalla legge per il regolare funzionamento dell’assemblea civica.
Una situazione che rende inevitabile lo scioglimento dell’organo e che porterà, nelle prossime settimane, al commissariamento del Comune da parte della Prefettura di Crotone, con successiva convocazione di elezioni anticipate.
Dal consenso totale al crollo politico
Alle elezioni amministrative del 2022, il sindaco Ceraso era stato eletto senza rivali, alla guida dell’unica lista presentata, Gente per Cutro. Tutti i candidati di quella lista erano entrati in Consiglio comunale, garantendo una maggioranza monolitica.
Quello che allora appariva come un vantaggio strategico si è trasformato, col tempo, in un boomerang politico: l’assenza di una minoranza consiliare strutturata ha fatto sì che i contrasti interni alla stessa maggioranza si trasformassero rapidamente in fratture insanabili.
Già dalla fine del 2023 si erano manifestate tensioni sulla gestione amministrativa, con divergenze su bilancio, opere pubbliche e gestione dei servizi comunali. Tensioni che, mese dopo mese, hanno eroso la compattezza iniziale.
Dimissioni a catena: la cronologia della crisi
Il colpo di grazia è arrivato nelle ultime settimane con una raffica di dimissioni che ha svuotato l’aula consiliare.
- 18 luglio 2025 – Sara Brugnano lascia l’incarico.
- 7 agosto 2025 – segue Chiarella Muto, indebolendo ulteriormente la compagine di governo.
- 12 agosto 2025 – si dimettono l’assessore all’Agricoltura Vincenzo Andreoli, l’assessore al Bilancio Maria Teresa Stirparo e il presidente del Consiglio Piero Lorenzano.
- Nel 2024 – aveva già lasciato Rocco Curcio, transitato all’opposizione.
- Oggi – tre nuove e decisive defezioni: Damiano Aiello e Elisa Parrotta (entrambi di Fratelli d’Italia) e Pietro Le Piane (Forza Italia), già passati all’opposizione nei mesi scorsi per profonde divergenze con il sindaco.
Con queste ultime uscite, i sostenitori di Ceraso in Consiglio si sono ridotti a 7, meno della metà dei 16 componenti complessivi: condizione che, secondo la normativa, comporta lo scioglimento automatico dell’assemblea.
Una crisi politica che scuote la comunità
A Cutro, la notizia dello scioglimento ha aperto un acceso dibattito tra cittadini e operatori economici. Alcuni esprimono delusione per il brusco arresto dell’attività amministrativa, altri vedono nelle elezioni anticipate un’occasione di rinnovamento e di apertura a più forze politiche.
Molti osservatori sottolineano come il caso Cutro sia emblematico dei rischi di una lista unica: in assenza di opposizione formale, le fratture interne diventano più dirompenti, perché non trovano mediazioni esterne ma si consumano tutte dentro la stessa compagine.
I prossimi passi: commissariamento e voto anticipato
La Prefettura di Crotone dovrà ora nominare un commissario prefettizio che guiderà l’ente fino alla nuova tornata elettorale.
Il commissario avrà il compito di garantire la gestione ordinaria del Comune, predisponendo atti urgenti e mantenendo operativi i servizi, ma non potrà avviare nuove iniziative politiche di lungo respiro.
Il voto anticipato rappresenterà per Cutro una sfida cruciale: la cittadinanza sarà chiamata a scegliere una nuova guida amministrativa, con la possibilità – questa volta – di vedere in campo più liste e un confronto elettorale vero, dopo l’anomala esperienza del 2022.