Cronaca

Crollo torre piloti Genova: pm chiede 20 anni e 7 mesi per il comandante della nave

GENOVA, 16 GENNAIO - Il pm di Genova, Walter Cotugno, ha chiesto 20 anni e 7 mesi di reclusione per il comandante del cargo Jolly Nero, Roberto Paoloni, nel processo per il crollo della Torre Piloti nel porto di Genova del 7 maggio 2013. L'incidente aveva provocato nove morti e quattro feriti. Paoloni, con altre quattro persone, è accusato di omicidio colposo plurimo, crollo di costruzioni e attentato alla sicurezza dei trasporti. [MORE]

Tra le contestazioni elencate dal pm, si legge che "Il comandante Paoloni non è intervenuto sull'esecuzione della manovra della Jolly Nero demandando l'operazione al pilota, non ha impedito che la nave andasse a velocità sostenuta né ha fatto trasferite i comandi in apparato motore, cosa questa che poteva rappresentare una precauzione visto il guasto del contagiri. La sua caratteristica è stata quella del silenzio". "Paoloni - ha affermato il pm - è accusato di non aver dato l'allarme. È lui che doveva azionare il segnale di pericolo anche con il fischio e avvertire via radio la Torre di controllo per consentire alle persone presenti nelle costruzioni di mettersi in salvo".

Nei giorni scorsi il pm aveva chiesto 17 anni di reclusione per Giampaolo Olmetti, consigliere di amministrazione e delegato all'armamento della Ignazio Messina & C. Olmetti, ha sostenuto venerdì scorso il pm, “non ha mai analizzato bene la situazione o disposto correttivi per evitare il ripetersi di situazioni di pericoloso con le navi della flotta Messina tenendo conto anche di oltre una ventina di casi precedenti”.

Gli altri imputati sono il pilota Antonio Anfossi, il primo ufficiale Lorenzo Repetto, il direttore di macchina Franco Giammoro. Tra gli imputati anche Cristina Vaccaro, terzo ufficiale accusata solo di falso mentre la società Messina è imputata per responsabilità amministrativa ed è citata come responsabile civile.


Giuseppe Sanzi

(fonte immagine oggi.it)