Crotone–Sorrento, le parole di Mister Longo alla vigilia del match. Video

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Emergenza in difesa, continuità di rendimento e voglia di riconquistare lo Scida: la conferenza stampa di Mister Longo prima di Crotone–Sorrento

Vigilia di Crotone–Sorrento: clima e obiettivi

Alla vigilia di Crotone–Sorrento, Mister Longo ha presentato in conferenza stampa una sfida che va ben oltre i semplici tre punti. Il tecnico rossoblù ha sottolineato come il pareggio ottenuto a Salerno abbia ridato fiducia al gruppo, soprattutto per il carattere mostrato nell’arco dei 90 minuti, ma ha ricordato con realismo che si tratta solo dell’inizio di “un nuovo percorso”.

L’obiettivo è chiaro: dare continuità a quel tipo di prestazione e trasformare lo Stadio Ezio Scida in un alleato, migliorando in modo deciso il rendimento interno del Crotone.

Emergenza in difesa: squalifiche e acciacchi

Sul fronte formazione, Mister Longo ha subito affrontato il tema più delicato: l’emergenza difensiva.

  1. Di Pasquale sarà assente per squalifica.
  2. Cagnelutti è alle prese con un affaticamento muscolare e verrà valutato fino all’ultimo per capire se potrà almeno andare in panchina.
  3. In dubbio anche Guerra, mentre Pellinceri sta rientrando gradualmente in gruppo e potrebbe tornare arruolabile a breve.

Il tecnico ha riconosciuto che, numericamente, il reparto arretrato è “contato”, e proprio per questo lo staff sta valutando soluzioni alternative, incluse possibili adattamenti tattici e l’impiego di interpreti in ruoli diversi. In ogni caso, il messaggio è stato netto: nessun alibi, chi andrà in campo dovrà farsi trovare pronto.

Un Crotone compatto dietro ma poco concreto davanti

Analizzando i numeri delle ultime gare, Longo ha evidenziato come il Crotone abbia subito poco (un gol a partita nelle ultime uscite) ma trovato con fatica la via del gol.

Secondo il tecnico, però, non è mancata la capacità di creare situazioni interessanti negli ultimi 25 metri:

  1. la fase difensiva è cresciuta in termini di compattezza, disponibilità al sacrificio e letture collettive;
  2. in fase offensiva, invece, il margine di crescita è legato alla qualità dell’ultimo passaggio, al dribbling e alla scelta negli ultimi metri.

Non si tratta, quindi, di “Maggio–dipendenza” o della forma di un singolo: per Mister Longo è tutto il reparto offensivo, corsie comprese, che deve alzare il livello di rendimento per concretizzare meglio il volume di gioco prodotto.

Il rendimento interno: lo “switch” che può cambiare la stagione

Uno dei passaggi più sinceri della conferenza ha riguardato il rendimento casalingo del Crotone. Con soli sette punti ottenuti nelle gare interne, il tecnico ha riconosciuto che proprio lì risiede il “cruccio” principale della stagione.

Lontano dallo Scida, infatti, il Crotone si è spesso dimostrato squadra matura, solida e capace di imporre il proprio gioco anche contro avversari di livello. In casa, invece, è mancata quella continuità che permetterebbe ai rossoblù di fare un salto di qualità in classifica.

Per Longo, la chiave è uno switch mentale:

  1. più cattiveria agonistica,
  2. maggiore concretezza,
  3. capacità di restare dentro la partita per tutti i 90 minuti più recupero.

L’obiettivo dichiarato è chiaro: unire il volto del Crotone “da trasferta” con quello del Crotone “casalingo” per arrivare a fine campionato con la consapevolezza di aver disputato una grande stagione.

Palle inattive e limiti strutturali

Tra gli aspetti tecnici affrontati, Mister Longo si è soffermato anche sulle palle inattive, dove finora il contributo in termini realizzativi è stato limitato (pochi gol da calcio d’angolo o punizioni laterali).

Il Crotone lavora molto su questo fondamentale, ma il tecnico ha sottolineato anche una questione fisica e strutturale:

  1. la squadra non ha grande fisicità media rispetto a molte avversarie;
  2. nei duelli aerei, soprattutto contro formazioni molto strutturate, il gap in centimetri si fa sentire.

Per questo, lo staff cerca spesso di “spostare” le situazioni da fermo, studiando soluzioni corte, giocate preparate e movimenti per liberare i pochi veri saltatori a disposizione (centrali difensivi e pochi altri elementi).

L’avversario: un Sorrento organizzato e pericoloso in trasferta

Parlando del Sorrento, Longo ha mostrato grande rispetto. Ha descritto i campani come una squadra:

  1. ben allenata,
  2. con un gioco evoluto e ricco di rotazioni,
  3. capace di esprimersi particolarmente bene in trasferta, come dimostrato dai risultati ottenuti fuori casa.

Il tecnico si aspetta una gara aperta, con due squadre intenzionate a fare la partita e a cercare di segnare un gol più dell’avversario. Proprio per questo, ha insistito sulla necessità di essere “più bravi degli altri” in attenzione, letture e gestione dei momenti chiave.

Identità tattica e possibili alternative

Nel corso della conferenza è stato chiesto a Mister Longo se il Crotone potrà cambiare sistema di gioco, soprattutto alla luce delle emergenze in difesa.

Il tecnico ha ribadito con forza che questa squadra non ha un problema di sistema, ma semmai di continuità e concretezza. L’attuale disposizione in campo, con un’identità chiara e ruoli ben definiti, viene considerata un punto di forza da consolidare, non da stravolgere.

Qualche aggiustamento potrà essere valutato in base agli uomini disponibili (ad esempio il passaggio al 4-3-3 in determinati contesti), ma senza rinunciare ai principi che hanno permesso al Crotone di esprimere un buon calcio per lunghi tratti di stagione.

Il rapporto con l’ambiente e il messaggio alla tifoseria

Non sono mancati i riferimenti al clima che si respira intorno alla squadra, con qualche malumore emerso dopo le gare interne meno brillanti.

Mister Longo ha scelto una linea chiara:

  1. meno parole,
  2. niente giustificazioni,
  3. massima concentrazione sul campo.

Il tecnico ha spiegato di voler essere “più asciutto” nelle dichiarazioni per evitare interpretazioni fuorvianti e ha garantito un impegno totale suo e della squadra fino all’ultimo giorno a Crotone.

La ricetta per ricreare entusiasmo è una sola: prestazioni di livello e risultati. Solo così l’ambiente potrà ricompattarsi e lo Scida tornare a essere un fortino.

Conclusione: Crotone–Sorrento come possibile svolta

La sfida Crotone–Sorrento si presenta quindi come una gara chiave, non solo per la classifica ma per l’identità stessa del percorso rossoblù.

  1. Emergenza difensiva da gestire,
  2. necessità di svoltare in casa,
  3. rispetto per un avversario insidioso,
  4. volontà di consolidare un’identità di gioco già definita.

Se il Crotone riuscirà a trasferire allo Scida lo stesso spirito, la stessa compattezza e la stessa qualità mostrata lontano da casa, allora questa partita potrebbe diventare il vero punto di svolta della stagione.


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Scritto da Nicola Cundò

Giornalista di InfoOggi

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