Tragedia di caccia: spara al cinghiale ma uccide l’amico

Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Primo giorno di apertura della caccia segnato da incidenti mortali e feriti tra Piemonte e Campania

L’incidente mortale a Carrù, in provincia di Cuneo

Una giornata che doveva essere dedicata alla caccia al cinghiale si è trasformata in una tragedia. Nel comune di Carrù, in provincia di Cuneo, un cacciatore ha perso la vita dopo essere stato colpito accidentalmente da un colpo di fucile esploso da un compagno di battuta. La vittima è Daniele Barolo, 46 anni, agricoltore e padre di due figlie.

L’incidente è avvenuto intorno alle 10 del mattino in località Bordino. Secondo le prime ricostruzioni, il cacciatore aveva mirato a un cinghiale avvistato nella boscaglia, ma il colpo ha invece raggiunto in pieno petto l’amico che si trovava nelle vicinanze. All’arrivo dei soccorritori del 118 e dei carabinieri, per l’uomo non c’era già più nulla da fare. L’arma è stata sequestrata e la salma trasportata al cimitero di Carrù a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Ferito un uomo nel Napoletano

Un secondo episodio si è verificato nello stesso giorno in Campania, a Vico Equense, in provincia di Napoli. Un uomo di 39 anni è stato colpito al volto da alcuni pallini da caccia mentre si trovava all’aperto. Portato al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, i medici hanno diagnosticato escoriazioni guaribili in 10 giorni. Anche in questo caso i carabinieri stanno indagando per chiarire la dinamica dell’accaduto.

Le polemiche: Brambilla chiede l’abolizione della caccia

Gli incidenti hanno riacceso le polemiche sul tema della caccia in Italia. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha dichiarato:

“Primo giorno, primo morto. Comincia nel peggiore dei modi la stagione di caccia, pratica assurda, crudele, anacronistica e pericolosa”.

Secondo Brambilla, la caccia nel 2025 avrebbe senso solo come forma di sussistenza in popolazioni primitive, mentre in Italia rappresenta una minaccia non solo per la fauna ma anche per la sicurezza delle persone. Le statistiche, infatti, evidenziano un numero costante di incidenti di caccia che coinvolgono sia cacciatori che semplici frequentatori delle campagne e dei boschi.

Caccia e sicurezza: un tema sempre più attuale

Il dramma di Carrù e il ferimento a Vico Equense confermano quanto sia urgente riaprire il dibattito sulla sicurezza durante le battute di caccia. Ogni anno, infatti, si registrano episodi simili che alimentano richieste di maggiore regolamentazione o addirittura di abolizione della caccia.

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.