ROMA, 9 SETTEMBRE 2013 - Ed ecco arrivato il grande giorno. Oggi pomeriggio la Giunta per le elezioni e per le immunità del Senato si è riunita al gran completo per decidere sull’eventuale decadenza dalla carica parlamentare di Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva a quattro anni per il processo Mediaset.[MORE]
Snodo essenziale della disputa è la legge Severino che stabilisce per ogni condannato in via definitiva a più di due anni di reclusione l’impossibilità a candidarsi e, come in questo caso per chi è stato già eletto, la decadenza da ogni carica.
Per risolvere la questione a favore del Cavaliere dopo i vari tentativi avanzati dai suoi legali, ultimo in ordine cronologico il ricorso alla Corte di Strasburgo, quest’oggi all’apertura dei lavori della Giunta il senatore Andrea Augello ha presentato una proposta di rinvio pregiudiziale di circa 80 pagine. Secondo il senatore del Pdl, infatti, esistono tre questioni pregiudiziali di tipo interpretativo da poter presentare una alla Corte di giustizia della Ue di Lussemburgo, chiedendole di verificare se la legge Severino viola i principi comunitari, e due alla Consulta, chiamata a valutare se la costituzionalità della stessa legge possa essere sollevata soltanto nella seduta pubblica o fin da subito.
Ogni decisione adesso passa al vaglio della stessa Giunta che in linea di massima sembra intenzionata a votare subito. Almeno questo è quello che si capisce dalle parole del presidente Dario Stefano che prima di entrare in seduta ha affermato: «aspettiamo la relazione del senatore Augello, ma sui tempi sarà la Giunta a decidere».
Entra duro invece il senatore del Pd, Felice Casson, che respinge le proposte avanzate dal Pdl: «il ricorso alla Corte europea non è ricevibile. Non c’è ancora un atto della Giunta, quantomeno bisogna aspettare che ci sia una decisione». Insomma, lo scontro tra Pd e Pdl è appena iniziato, per “buona pace” del premier Letta che teme per la tenuta del suo governo.
(Immagine da agi.it)
Giovanni Maria Elia