TARANTO, 12 FEBBRAIO 2014 - Questo emerge dalla ricerca condotta da due medici dell'ospedale SS. Annunziata di Taranto e presentata dal primario di Neonatologia del centro sanitario tarantino. La ricerca è stata condotta su quindici mamme volontarie, residenti a Taranto, ma in quartieri diversi.
Ogni mamma ha donato 100 ml del proprio latte per sottoporlo ad analisi. Quattro di questi campioni, una volta analizzati, avevano una concentrazione elevata di diossina. Anche se i numeri sono troppo risicati per dare certezze, questo rappresenta il primo studio sul tema.[MORE]
Perché utilizzare il latte materno per la ricerca? Spiega il primario:"(...) Il latte materno contiene grassi e la diossina si raccoglie proprio nei grassi. Allorché la madre allatta, si libera della diossina con gradualità".
Quanto è seria questa ricerca? I più scettici dovrebbero pensare che gli stessi dati presentati oggi sono stati premiati dall’Environmental Protection Agency (Epa), agenzia americana che si occupa di tematiche ambientali. La stessa ricerca è stata presentata al settimo congresso europeo sull'inquinamento e le sue conseguenze nell'ambiente, con notevole interesse da parte degli scienziati esteri.
Accanto al primario tarantino, a condurre la ricerca è stata la Dott.ssa Daniela Spera dell'Università della Basilicata. Gli studi sul fenomeno tarantino e sul rapporto ambiente e salute andranno avanti.
Fonte: Corriere del Giorno
Annarita Faggioni