PESCARA, 3 GENNAIO 2013 – L’analisi effettuata da Unioncamere e Prometeia non promette bene; infatti nel loro progetto “Scenari di sviluppo delle economie locali italiane” è stato rilevato un tasso di disoccupazione in aumento del 12,3% nel 2013 rispetto all’ 11,5% del 2012. Un dato più pesante rispetto a quello registrato a livello nazionale ( 11,3%) ma meno grave rispetto al sud Italia (1,9%). E non è tutto.
Sempre secondo i dati ricavati, il valore aggiunto procapite è di 19.000 euro, superiore a quello del meridione, e le principali provincie come Chieti, Pescara, L’Aquila – che rientrano in questa soglia – sono nei sessantesimi posti della classifica, mentre Teramo ( VA 18.400) è al 71° posto.[MORE]
Nonostante questo l’Abruzzo, dal punto di vista economico, è in lieve crescita rispetto al 2012, grazie anche alle piccole esportazioni, mentre, dal punto di vista lavorativo, la crescita dell’occupazione è nettamente in calo fino al 36,8% rispetto al 37,4% dell’anno precedente, giungendo ad un valore a livello regionale più alto rispetto al meridione e più basso rispetto a quello nazionale.
Erica Benedettelli
(immagine da quasimezzogiorno,org)