Dolores 'O Riordan: icona e voce simbolo del rock anni '90
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Dolores 'O Riordan: icona e voce simbolo del rock anni '90

martedì 16 gennaio, 2018

LONDRA, 16 GENNAIO 2018 - Per gli amanti della musica e gli appartenenti alla “generazione anni ‘90” il 15 gennaio, ribattezzato “Blue Monday” (giorno più triste dell'anno), è stato davvero un giorno triste. La notizia della prematura e improvvisa scomparsa di Dolores O’Riordan, storica voce dei Cranberries - tra i più importanti gruppi degli anni Novanta - ha infatti sconvolto i fan della rock band irlandese e non solo. Sì, perché quando si parla di musica anni ’90 non si può non pensare ai Cranberries, che proprio in quegli anni scalarono le classifiche col loro album più significativo “No Need to Argue”, divenendo la seconda band irlandese più famosa al mondo dopo gli U2. Hit come “Zombie”, considerato il loro brano simbolo, “Linger”, “Promises” , “Dreams” hanno accompagnato le vite dei tanti che oggi piangono la scomparsa della leader del popolare gruppo. [MORE]

Dolores ‘O Riordan si è spenta a soli 46 anni mentre si trovava a Londra per una breve session di registrazione. A dare conferma della sua morte è stato il suo addetto stampa che ha dichiarato: “La famiglia di Dolores è devastata dalla notizia, e in questo momento così difficile chiede solo che venga rispettata la sua privacy”. Le cause del decesso non sono state ancora rese note tant’è che si è parlato di “morte improvvisa”, tuttavia, nel corso dell’estate del 2017 la cantante aveva manifestato problemi di salute che avevano costretto i Cranberries ad annullare le date europee del loro tour. In quell’occasione, il gruppo aveva fatto sapere che Dolores O’ Riordan stava seguendo delle terapie a causa di “un problema alla schiena”. 

Oggi il tabloid britannico 'Daily Mail' e il sito 'TMZ' raccontano di una persona fortemente depressa. Durante un'intervista, rilasciata lo scorso anno, la cantante aveva rivelato di aver avuto problemi di salute mentale per tutta la sua carriera, accompagnati dall'abuso di alcol; problemi sfociati in un tentativo di suicidio avvenuto nel 2013.

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Nata nel 1971 a Limerick, in Irlanda, Dolores ‘O Riordan era l’ultima di sette fratelli. 

Nel 1990, dopo un’audizione, i Cranberries la scelgono come nuova leader in sostituzione del cantante Niall Quinn, che esce dal gruppo che aveva contribuito a fondare nel 1989 assieme a Noel e Mike Hogan e Fergal Patrick Lawler. Grazie soprattutto alla soave ed evocativa voce di ‘O Riordan, la band irlandese si afferma presto sulla scena musicale internazionale. Dopo la partenza in sordina col primo album “Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We” del 1993, il singolo “Linger” entra nella Top 10 delle classifiche americane e irlandesi, divenendo una hit mondiale. L’anno successivo i Cranberries scalano le classifiche col loro album capolavoro “No Need to Argue”, contenente la celebre “ Zombie”, il brano - scritto dopo gli attacchi di Warrington, compiuti nel 1993 dall’organizzazione militare indipendentista irlandese (IRA), in cui persero la vita un bambino di tre anni e uno di dodici – che ha regalato loro la grande notorietà.


Nel ’96 arriva “To the Faithful Departed”, disco che include altre due hits : “Salvation” e When You’re Gone” . Tuttavia l'album non ottiene lo stesso riscontro del precedente. Dopo la pubblicazione del quarto lavoro discografico “Bury the Hatchet” nel 1999 e del successivo “Wake Up and Smell the Coffee” (2001), la band irlandese decide di prendersi una pausa e Dolores intraprende una breve carriera da solista. Nel 2004 firma la colonna sonora del film di Mel Gibson “La passione di Cristo” e compare nell'album Zu & Co. di Zucchero Fornaciari, con la canzone Pure Love.

Nel 2006 apre una piccola parentesi cinematografica recitando in un cameo nel film di Adam Sandler “Cambia la tua vita con un click”, dove interpreta se stessa cantando la sua “Linger”, rivisitata per l’occasione.

Il 4 maggio del 2007 Dolores pubblica il suo primo album da solista contenente 12 tracce: “Are You Listening?”(Sanctuary Records), preceduto dal singolo Ordinary Day, dedicato alla figlia Dakota.
Nell'ottobre dello stesso anno duetta ancora con un cantante italiano. Stavolta si tratta del leader dei Negramaro Giuliano Sangiorgi, col quale dà vita al brano “Senza fiato”, colonna sonora di “Cemento armato”, film d'esordio come regista dello sceneggiatore Marco Martani.
Prima di tornare a suonare assieme ai Cranberries nel 2009, pubblica un secondo album solista: “No Baggage”, contenente dieci brani inediti più una nuova versione di Apple of My Eye, già presente nel precedente lavoro. Il disco viene anticipato dal singolo The Journey.

Dalla reunion con la storica band, con la quale ha venduto oltre 30 milioni di dischi, nasce l’album Roses (2012). Il 2017, infine, vede l’uscita di “Something Else, il loro settimo album.

Dolores O’Riordan era sposata con Don Burton, ex tour manager dei Duran Duran, dal quale ha avuto tre figli. I due si sono separati nel 2014 dopo vent’anni di matrimonio. Nello stesso anno, la celebre cantante è stata arrestata all’aeroporto di Shannon, in Irlanda, per aver aggredito una hostess su un volo di linea e un agente di polizia che era intervenuto. Per il fatto però non subì condanna in quanto le fu diagnosticato un disturbo bipolare.
Precedentemente, in un’intervista del 2013 citata da BBC , la leader dei Cranberries aveva raccontato di essere stata abusata da piccola e di aver in seguito sviluppato un disturbo alimentare.

Il cordoglio del presidente dell’Irlanda

Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social subito dopo aver appreso della prematura scomparsa della frontwoman dei Cranberries. In particolare spicca il messaggio del presidente irlandese Michael Higgins che ha cosí commentato la notizia: “E’ con grande tristezza che vengo a sapere della morte di Dolores O’Riordan, musicista, cantante e autrice. Dolores e i Cranberries hanno avuto un’influenza gigantesca sul rock e sul pop in Irlanda e nel resto del mondo. Ricordo con affetto il momento in cui li ho conosciuti, e l’orgoglio che hanno trasmesso a così tante persone con i loro successi. La sua morte è una grande perdita per chi ama la musica irlandese, i musicisti irlandesi e l’arte in generale”.

Dal canto suo, la ministra della Cultura Josepha Madigan ha dichiarato che O’Riordan è stata “un’ispirazione per molti in tutto il mondo”. 

Non v'è dubbio che sia così. La voce inconfondibile di 'O Riordan e il suo stile unico ne hanno fatto un'icona del rock; fonte d'ispirazione per tanti giovani e colonna sonora delle vite di milioni di persone. Una perdita notevole per il mondo della musica che ancora aveva tanto bisogno di figure come la sua.

[foto: m80radio.com]

Antonella Sica


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